30 anni fa/52: marciapiedi sulla 'Santa' e scatta l'obbligo delle cinture alla guida. A Barzanò pacchetti di sigarette sequestrati

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L'ex caserma dei carabinieri di Via Matteotti a Missaglia
A pochi giorni dalla ricorrenza del 25 Aprile, Festa di Liberazione, a Missaglia nel 1989 viene dedicata una strada a Guglielmo Beretta, martire della Resistenza. Nato a Contra nel 1925 e morto diciannove anni più tardi, la sua figura merita di essere ricordata secondo l'ANPI, che tramite la propria referente, la missagliese Vittoria Bottani, decide di proporre all'amministrazione comunale questa simbolica iniziativa. In un primo momento si era pensato di intitolare la nuova strada, traversa della centrale Via Merlini, ai quattro ''martiri'' dell'Eccidio di Valaperta, optando successivamente per la valorizzazione di una figura la cui storia è pressochè sconosciuta anche a Missaglia. Reclutato per essere deportato in Germania, Beretta riuscì a fuggire, saltando dal treno a Robbio, in Liguria. Ma poco più tardi fu ferito da un colpo di fucile e morì dopo due giorni di agonia.
Intanto in quegli stessi giorni il Partito Comunista decide di organizzare un sondaggio popolare per conoscere l'opinione dei cittadini sul futuro di alcuni immobili presenti in paese, con particolare riferimento all'ex scuola elementare e all'ex caserma dei carabinieri. Il PCI attraverso alcune domande chiede ai missagliesi di esprimersi sull'eventuale nuova destinazione delle due strutture, per capire se potrebbe essere conveniente cederle ai privati, oppure se mantenerne pubblica la proprietà. Un quesito riguarda anche il mercato settimanale, che a detta del gruppo di minoranza potrebbe trovare una destinazione alternativa a quella attuale di Via 4 Novembre.
Da Regione Lombardia invece, arriva un secco ''no'' all'insediamento di nuovi alloggi in edilizia economico-popolare in Via Albareda, frazione Lomaniga. Una zona che - a detta dei tecnici regionali - non sarebbe adatta ad ospitare un'area di quel tipo, come era stato rilevato ancora una volta dal PCI in consiglio comunale. Si valutano dunque delle soluzioni anche per dare una risposta all'esigenza abitativa della località missagliese.
Sulle strade continua la scia di sangue. Nell'ultima quindicina di aprile di 30 anni fa altri tre morti e un elevato numero di feriti. La conta degli incidenti stradali gravi è impressionante e inarrestabile. Il 26 aprile entra in vigore la legge 11 del 18 marzo 1988 che impone l'uso delle cinture di sicurezza alla guida. Conducente e passeggero seduto sul sedile anteriore di vetture immatricolate dopo il 1° gennaio 1978 hanno l'obbligo di allacciarle prima di avviare il mezzo. L'Italia è quasi all'ultimo posto in Europa ad introdurre l'obbligo delle cinture. Obbligo che viene salutato con soddisfazione dagli addetti ai lavori anche se, per i comandanti dei vigili urbani, tra i quali Marilena Porta di Merate e Carlo Garrisi di Casatenovo, la normativa presenta aspetti di non facile interpretazione.

Marilena Porta e Carlo Garrisi e sotto i volontari della giornata ecologica casatese

Parlando ancora di sicurezza stradale, il consiglio comunale casatese presieduto dal sindaco Giovanni Maldini approva un progetto per la realizzazione di nuovi marciapiedi lungo La Santa, resasi scenario di parecchi sinistri, alcuni dei quali dall'esito mortale. L'amministrazione decide di ricorrere ad un mutuo di 700milioni di lire con la Cassa depositi e prestiti per finanziare i lavori, previsti tra Cascina San Mauro di Campofiorenzo e l'incrocio con Via San Gaetano. Intanto i residenti chiedono anche l'installazione di un semaforo tra Via De Gasperi e Via della Somaglia, l'arteria di collegamento a Correzzana, ma per il momento il Comune ''passa la palla'' alla Provincia di Como.

Il blitz dei finanzieri a Barzanò

Le critiche in quei giorni - da parte soprattutto del Partito Comunista - riguardano anche l'aumento delle tariffe per il trasporto scolastico e per i servizi cimiteriali, lievitate rispetto al passato. Successo invece per la giornata ecologica organizzata dalla sezione Cacciatori, con oltre cinquanta persone riunitesi per ripulire i boschi e le strade del paese.
Blitz dei finanzieri in un deposito di Barzanò, nel quale vengono sequestrati quindicimila pacchetti di sigarette ''alle erbe'' pronti per esserre immessi sul mercato. Le Fiamme Gialle contestano infatti al titolare la mancata osservanza delle leggi doganali e di quelle sul Monopolio.
G. C.
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