A Barzago si coltiva il....luppolo. E' la sfida lanciata da Ettore, 39 anni

Coltivare il luppolo in Brianza? Una sfida ambiziosa e un sogno già divenuto realtà per Ettore Formenti, 39enne originario di Carate che insieme ad alcuni collaboratori ha avviato lo scorso anno un'azienda agricola a Barzago, in un terreno di circa due ettari situato nella suggestiva zona del Belvedere, con una vista mozzafiato sulle montagne lecchesi.

Ettore Formenti

Laureato in scienze ambientali, impiegato tecnico per diversi anni in un'azienda locale, Ettore ha mollato un contratto a tempo indeterminato per buttarsi in questa avventura, non semplice ma decisamente stimolante e che, a oltre un anno ormai dal suo avvio, gli ha già regalato parecchie soddisfazioni.

''Coltivo il luppolo dal 2016. Ho seguito un percorso che mi ha aiutato a comprendere come procedere, cosa funziona e cosa no. Mi sono concentrato da subito sulle varietà inglesi e americane, compiendo delle analisi e ottenendo dei risultati soddisfacenti, con un prodotto di buona qualità. Ho quindi deciso di investire, avviando questa piccola realtà'' ci ha raccontato il 39enne, la cui impresa, Luppolina, ha aperto poco prima del lockdown. ''All'inizio non è stato per nulla semplice. Già trovare dei terreni adatti è stata un'impresa, e quando siamo partiti, la filiera era praticamente paralizzata a causa del Covid. Non si riusciva proprio a lavorare e mettere anche solo una firma non era possibile. Piano piano abbiamo iniziato ad allestire quello che ci serviva, piantando i pali, montando la serra e tutto il resto'' ha aggiunto Ettore, specificando che l'investimento non ha potuto beneficiare di finanziamenti esterni, sostanzialmente inesistenti per una piccola realtà come la sua.

Il supporto tuttavia, perlomeno morale, non è mancato. Oltre al consigliere regionale Alessandro Corbetta che ha più volte fatto visita all'azienda, anche il sindaco barzaghese Mirko Ceroli e la sua amministrazione si sono avvicinati con disponibilità alla piccola azienda agricola sorta in Via Sacro Cuore, che in pochi mesi ha saputo farsi conoscere e divenire un punto di riferimento per la spesa a chilometro zero. Oltre al luppolo infatti, Ettore e i suoi collaboratori producono diverse tipologie di verdura e piccoli frutti, disponibili per la vendita ogni mercoledì e sabato.
L'impresa barzaghese infatti, ha scelto di non puntare sulla monocoltura, anche se - inutile negarlo - il luppolo rappresenta il cuore dell'attività e la scommessa più ambiziosa, anche perchè di aziende analoghe nel territorio se ne trovano davvero pochissime.

A sinistra il sindaco di Barzago, Mirko Ceroli

''La scelta è ricaduta su questa coltura perchè il mercato non è per nulla saturo e le materie prime scarseggiano. Anche Ersaf si è dimostrata molto interessata alla nostra attività, tanto è vero che all'interno dei nostri terreni abbiamo riservato un angolo ad un progetto di studio legato alla qualità del terreno, che è molto importante anche per il luppolo, perchè la birra può assumere delle connotazioni differenti. Si tratta di una sorta di sperimentazione che coinvolge altre aziende lombarde e di cui andiamo molto orgogliosi'' ha aggiunto il 39enne, spiegandoci come allestire l'impianto, che si caratterizza per la presenza di alti pali in legno, sia stata la parte più impegnativa.

Il primo raccolto Luppolina lo avrà con la fine di agosto e a quel punto si potrà tracciare un primo bilancio di questa esperienza. Il sogno di Ettore sarebbe quello di realizzare sul territorio un hub per la processazione del luppolo, magari in collaborazione con altre realtà della zona. Si procede tuttavia step by step, anche se i sogni del giovane coltivatore brianzolo sono numerosi e ambiziosi.

Tre ad oggi, gli obiettivi principali dell'azienda agricola di Barzago: la sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Valorizzare il terreno - attraverso un'agricoltura biologica, con scarsissimo utilizzo di mezzi meccanici - e dare un contributo alla comunità, grazie ad una costante collaborazione con le istituzioni, le altre realtà commerciali e soprattutto i consumatori.

''Da mesi i barzaghesi si chiedevano cosa fossero questi altissimi pali e in tanti ormai lo hanno capito. Per noi è importante la presenza sul territorio di giovani che hanno deciso di investire su questi terreni, avviando un'attività così significativa'' le parole del sindaco Mirko Ceroli che giovedì mattina ha fatto visita a Luppolina. ''Abbiamo cercato di supportare e sostenere sin dall'inizio questa realtà e continueremo a farlo, favorendo anche la collaborazione con altre attività. D'altra parte come amministrazione abbiamo scelto negli anni di preservare questi terreni, mantenendoli agricoli. L'insediamento di questa azienda agricola conferma la bontà della nostra decisione''.
G. C.
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