Coldiretti Lecco: colomba batte uova sulle tavole della Pasqua

Anche nelle due province di Como e Lecco la colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste, anche se in molti già in occasione della Domenica delle Palme non hanno fatto mancare a tavola la "resta", dolce tradizionale lariano. Inoltre vince il fai-da-te: in più di quattro famiglie su 10 (41%), infatti, si preparerano in casa già a partire dai prossimi giorni i dolci tipici della Pasqua, anche per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina. È quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixe' sulla Pasqua in cui si evidenzia che la colomba è presente nel 71% delle tavole dei consumatori, cinque punti percentuali in più rispetto all'uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case.

Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità - sottolinea la Coldiretti interprovinciale - è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici. Nelle famiglie si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina.

La colomba di Pasqua è un dolce a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, con una glassatura alle mandorle. Un dolce che si afferma a partire dagli Anni Trenta del secolo scorso proprio nella nostra regione, anche se la tradizione dei lievitati pasquali è molto più remota: ne è testimone proprio la resta, che si afferma già nell'Ottocento come dolce-simbolo, preparato in particolare in occasione della Domenica delle Palme.

Inoltre, diverse leggende fanno risalire la tradizione dei lievitati pasquali alla dominazione longobarda: una leggenda racconta che l'abate irlandese San Colombano trasformò in colombe di pane i piatti di selvaggina serviti in un sontuoso banchetto della regina longobarda Teodolinda, dopo averli benedetti in un giorno di magro quaresimale. Un'altra leggenda, vuole che un dolce pasquale a forma di colomba fu donato al re longobardo Alboino nel corso dell'assedio di Pavia: apprezzando quel gesto dei cittadini, il sovrano rinunciò a mettere a ferro e fuoco la città (che in seguito alla conquista diverrà poi capitale dei Longobardi).

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.