Vismara: attesi gli sviluppi del concordato Ferrarini. Bocciata la proposta di Bonterre

Il salumificio Vismara di Casatenovo
Riguarda in primis Ferrarini, ma gli strascichi della vicenda coinvolgono dopotutto anche il salumificio Vismara, che all'azienda emiliana - come noto - è legato a doppio filo. Arriva proprio dall'Emilia Romagna, e non è neppure freschissima, la notizia che il tribunale reggiano ha dichiarato inammissibile una delle due proposte concordatarie ''sul piatto'' per il rilancio del gruppo alimentare di Rivaltella. Quella cioè, depositata nei mesi scorsi da RE-New Holding cioè il gruppo Bonterre/Grandi Salumifici italiani, Opas e HP, alternativa all'originaria, quella appoggiata dalla stessa Ferrarini e Pini-Amco.
Una battaglia che sul fronte giudiziario ha registrato dunque un colpo di scena, forse inaspettato. Le motivazioni del collegio sembrerebbero essere molto tecniche e relative in particolare alla capacità - da parte del gruppo - di onorare i debiti con la lunga lista di creditori, ad oggi decisamente ingenti.
Il tribunale di Reggio Emilia (rappresentato in questo caso dai giudici Francesco Parisoli, Simona Boiardi e Niccolò Stanzani Maserati) parrebbe dunque aver accolto le obiezioni sollevate dalla stessa Ferrarini e dal suo consulente Sido Bonfatti.
Secondo quanto riferiscono i media reggiani - sempre sul pezzo nel seguire le vicende del gruppo alimentare - la prima motivazione riguarda il fatto che alla proposta concorrente mancava il 10% dei crediti verso la società in concordato, come prevede la legge fallimentare. Secondo punto su cui si sarebbe fermata la proposta alternativa è che si basa sullo stesso piano industriale della proposta dell'imprenditore ammesso al concordato. Ultimo scoglio infine, ''l'inattaccabilità'' della proposta Ferrarini; l'imprenditore che presenta una domanda di concordato preventivo non può subire l'aggressione dei concorrenti a patto che assicuri ai creditori il pagamento del 100% dei crediti privilegiati e di almeno il 30% di quelli chirografari, come nel caso di specie.
La vicenda, infinita e complessa, potrà conoscere ulteriori sviluppi giovedì 20 ottobre: in quella data infatti, è prevista l'adunanza dei creditori. Intanto sembra che il gruppo Bonterre abbia già presentato ricorso alla Corte d'Appello di Bologna, intenzionato a non lasciar cadere la questione.
E a Casatenovo cosa sta succedendo? Il lavoro procede piuttosto bene, come assicurano le sigle sindacali che da tempo ormai hanno acceso i riflettori sul salumificio Vismara e sui suoi dipendenti. L'esito del concordato Ferrarini tuttavia, coinvolge da vicino l'azienda casatese che da lontano sta seguendo la complessa vicenda giudiziaria, poichè lo sviluppo del gruppo reggiano determinerà inevitabili risvolti anche per l'impresa con sede a Cascina S.Anna. A questo proposito non è un mistero che il piano concordatario bocciato dal tribunale reggiano - secondo quanto era emerso negli ultimi mesi - non prevede la continuità produttiva di Casatenovo, con pesanti ripercussioni su centinaia di lavoratori e sulle loro famiglie.
Per il momento in Vismara il lavoro non sembra mancare, anche se i dipendenti del salumificio - circa 170 ad oggi - attendono ancora i due salari di maggio, giugno e in parte di luglio 2018, quelli non saldati e poi congelati dall'avvio della procedura concorsuale.
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