Rogeno: la 3°media di Costa alla Gitalia Jacquard per il PMI Day di Confindustria

"L'edizione di quest'anno del PMI Day si concentra sui temi della bellezza e delle creatività e quest'azienda è un perfetto esempio in tal senso". Così Marco Campanari ha esordito nel suo intervento introduttivo di fronte agli alunni della 3°C della scuola secondaria di primo grado "Don Bosco" di Costa Masnaga. In sottofondo, il ronzio degli orditoi e dei telai della Gitalia Jacquard, storica azienda tessile di Rogeno che ha aderito con entusiasmo al PMI Day.

Marco Campanari e Gianni Ruggeri con gli alunni della scuola media di Costa Masnaga

"Si tratta di un'iniziativa della Confindustria nazionale che le singole associazioni territoriali sviluppano nel concreto. L'obiettivo è quello di diffondere la conoscenza delle realtà produttive, nonché del loro impegno a favore della crescita" ha spiegato il dottor Campanari, rappresentante della Piccola Industria nel consiglio direttivo di Confindustria Lecco Sondrio. "Per quanto riguarda il nostro territorio, questa giornata è frutto della collaborazione tra la Piccola Industria e il gruppo scuola. Hanno aderito dodici istituti, per un totale di ventidue classi. In tutto parliamo di 500 studenti di terza media a fronte di una ventina di aziende delle nostre due province che hanno aperto le loro porte" ha proseguito l'imprenditore.

Marco Campanari, rappresentante della Piccola Industria nel consiglio di presidenza di Confindustria Lecco Sondrio

Tra le aziende in questione, come detto, c'è la Gitalia Jacquard, fondata nel 1955 da Giuseppe Ruggeri. Oggi, l'attività è portata avanti da Gianni Ruggeri, figlio di Giuseppe, con il prezioso ausilio di Luca e Marco, nipoti di Giuseppe e figli di Gianni. È stato proprio il titolare a raccontare le attività che vengono svolte nello stabilimento di via Mazzini, costruito da pochi mesi con tanto di pannelli fotovoltaici sul tetto.

Gianni Ruggeri

"Questa mattina siete in una tessitura di nicchia con una grandissima tradizione. I nostri tessuti vengono venduti in tutto il mondo e sono utilizzati dai principali marchi dell'alta moda" ha spiegato Ruggeri. Venerdì scorso, l'imprenditore si era recato a scuola per raccontare agli studenti le basi del suo lavoro.

Terminata questa parte introduttiva, Ruggeri ha accompagnato i ragazzi a visitare l'azienda. "All'inizio dell'Ottocento qui in Brianza l'80% della popolazione lavorava come tessitori. Cerco di difendere questo patrimonio di conoscenze e competenze lasciatoci dai nostri nonni. Attualmente abbiamo 15 dipendenti, più i terzisti. Certo, se non troviamo nuovi operatori tessili da assumere entro i prossimi tre anni rischiamo di chiudere" ha evidenziato il titolare della Gitalia Jacquard mentre alcuni dei suoi operai mostravano agli studenti il funzionamento dei telai.

Quello della mancanza di figure professionali qualificate da assumere in certi settori è un problema così complesso da rendere iniziative come il PMI day fondamentali. "Riteniamo sia molto importante mostrare ai ragazzi una realtà come questa, molto distante dalla loro quotidianità. Loro sono abituati a vedere tante cose sullo schermo di un PC o di una televisione. Poter entrare in un'azienda consente loro di comprendere cosa vuol dire lavorare in contesti simili e questo li può aiutare nella scelta della scuola superiore" ha sottolineato Sara Brambilla, responsabile dell'orientamento per i ragazzi di 3°C. Oltre che dalla professoressa Brambilla, i ragazzi erano accompagnati anche dai docenti Silvia Merafina e Ivan Rigamonti.

Tra macchine per la stampa, orditoi e disegnatrici intente a lavorare al computer, il tempo è passato molto velocemente. I ragazzi erano affascinati. "È una bella iniziativa, è bello vedere l'impegno che ci mettono gli operai per realizzare questi tessuti così colorati" ha sottolineato Elisa, una delle studentesse, mentre osservava i campioni ordinatamente raccolti in un grande libro. In tanti, durante la visita, si sono avvicinati a Gianni Ruggeri per fare delle domande. Quando abbiamo provato a chiedere ai ragazzi che scuola superiore intendono scegliere, però, i pensieri si sono spostati lontano dalla fabbrica. La parola più frequente nelle loro risposte è stata "Liceo".

"Voglio fare o il liceo scientifico o il liceo delle scienze applicate per poi iscrivermi a Medica" ci ha addirittura spiegato Gaia con grande entusiasmo. Lo stesso entusiasmo avvertibile nelle parole con cui Gianni Ruggeri ha salutato la classe al termine della visita. "L'industria tessile è una componente fondamentale del cosiddetto Made in Italy. Come produttori di tessuti per l'alta moda, spesso il nostro lavoro è riconosciuto molto di più all'estero piuttosto che in Italia. Spero di rivedere qualcuno di voi in futuro".
Andrea Besati
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