Accadeva 30 anni fa/87 novembre: 5.000 al comizio di Bossi. A Casatenovo inferno di piombo, sparatoria tra CC e malviventi

Forte dell'ottimo risultato ottenuto alle elezioni politiche, Umberto Bossi raddoppia gli sforzi per meglio far conoscere il movimento da lui fondato con pochi fidati amici: la Lega lombarda che a seguito dell'accordo con i veneti della Liga già si chiama Lega Nord. A Lecco arriva il 5 novembre poco prima delle 21. Tappa subito nella nuova sede del partito in piazza Affari 7, mentre in via XX Settembre, nonostante l'inclemenza del tempo, cinquemila persone lo attendono. In sezione il leader del Carroccio richiama iscritti e simpatizzanti a mettere da parte le questioni personali e a lavorare seriamente per la crescita del partito. Poi indica l'on. Roberto Castelli appena eletto deputato come uno dei quindici migliori leghisti il cui futuro in un prossimo governo sarà quello di ministro.

Umberto Bossi

Infuria tangentopoli e, come qualcuno ricorderà, la bufera aveva investito anche il lecchese. Al centro il nuovo ospedale di Germanedo, il Manzoni, per il quale l'accusa sosteneva fossero state pagate tangenti a diversi politici di primo piano. Tra questi Cesare Golfari, capo storico della Dc, ex presidente di regione Lombardia e senatore. In una bella intervista Golfari avverte i "figli" che il "padre" è tutt'altro che morto, resta tale anche se a qualcuno piacerebbe il contrario. La lotta interna è durissima. Golfari spiega che in politica, e non solo, è dagli amici che ci si deve guardare, che comperare un giornale non si fa per ottenere un centro commerciale in più e che il politico è tale quando sa coniugare il "fare" con il "fare per gli altri" mentre, dice, molti miei amici sanno fare ma per se stessi.

Cesare Golfari

A Casatenovo continua a infuriare la polemica in Consiglio comunale. Di fatto una maggioranza non c'è più e anche l'ipotesi del quadripartito, Dc-Psi-Pri-Verdi non decolla. La cittadina è praticamente senza governo dato che la Giunta non è in condizioni di deliberare. Domenico Galbiati, segretario Dc di Casatenovo accusa apertamente "l'alleato" Ildefonso ghezzi del gruppo socialista di creare confusione e generare irritazione con le sue sparate sulla stampa. Ma anche un moderato come Giacomo Molteni, presidente della Commissione Bilancio, denuncia il modo improvvisato di agire della Democrazia cristiana che presenta variazioni al documento contabile senza alcuna discussione preventiva. Il no alle variazioni arriva anche da Fausto Casati, ex sindaco, Dc passato però al gruppo indipendente.

Giacomo Molteni e sotto Domenico Galbiati

Gli studenti di Villa Greppi sono di nuovo in piazza: mancano diversi professori e l'orario è ancora provvisorio a due mesi dall'inizio delle lezioni.

Rapina all'ufficio postale di Missaglia. Giovedì 19 novembre un uomo entra nei locali già munito di un modulo. Si appoggia al bancone e inizia a compilare. Intanto uno dopo l'altro i clienti escono. In posta resta soltanto il commesso della vicina Cariplo. All'improvviso l'uomo si cala un passamontagna sul viso, estrae una pistola e la punta contro il commesso intimando alla direttrice dell'ufficio di consegnare tutti i soldi in cassa. Una decina di milioni che il bandito fa sparire in un borsone. Poi scavalca il banco e spinge commesso, direttrice e tre impiegate in un locale posteriore. Quindi esce tranquillamente dall'ufficio e fa sparire le proprie tracce.

La Coop Vismara "festeggia" il riuscito pagamento dell'ultima tranche da 500 milioni per l'acquisto delle strutture ex mensa Vismara di via Verdi, sede della Coop. L'operazione è stata resa possibile dal "prestito soci" lanciato dalla Cooperativa di consumo lavoratori della Brianza, più nota, appunto come Coop Vismara. Oltre 550 milioni raccolti. Intanto si tirano le prime somme dell'anno in corso: 1.700 soci, 9 dipendenti, 1 miliardo di fatturato al mese e circa 400 presenze ogni giorno. L'acquisizione della struttura è costata 2 miliardi e 380 milioni ma già si pianifica per il 1994 l'acquisto dell'intero fabbricato per passare da 600 a 1.500 metri quadrati di area vendita. La Coop era stata costituita nel 1973 da 88 soci.

A destra Andrea Viscardi

Inferno di piombo alle 18.55 di mercoledì 22 novembre davanti al Municipio di Casatenovo. Al termine di uno spericolato inseguimento iniziato al rondò di Monticello i carabinieri riescono a bloccare l'auto dei fuggitivi con tre banditi a bordo. Per riuscire a fermare l'auto i militari sparano cinque colpi di pistola alle gomme. Uno dei banditi viene fermato subito, gli altri due si danno alla fuga. Uno di essi estrae la pistola e spara all'indirizzo dei carabinieri almeno tre colpi. Recuperata la refurtiva di un grosso furto messo a segno a Imberido. La rocambolesca vicenda inizia proprio a Oggiono alle 18.30 quando alcuni passanti scorgono tre individui con un grosso sacco sulle spalle salire su una Fiat Regata. Pensando vi fosse dentro una persona, era l'epoca dei sequestri, qualcuno allerta i carabinieri. La centrale operativa lancia l'allarme a tutte le pattuglie in servizio di controllo del territorio. Alle 18.50 la Regata transita per il rondò di Monticello dove è appostata la pattuglia della stazione di Casatenovo. I militari intimano l'alt ma l'auto sfreccia via in direzione centro Casatenovo. A loro volta i carabinieri balzano sull'auto di servizio e a sirene spiegate partono all'inseguimento allertando la centrale che dirotta sul posto le altre gazzelle. I fuggitivi faticano a aprirsi la strada nel traffico ma il conducente del mezzo militare e il capo pattuglia non si staccano dalla Fiat. I banditi passano col rosso e tentano di spingere la macchina militare contro un pullman della Sac. Il conducente evita l'impatto col grosso mezzo ma ormai è chiaro che i malviventi sono disposti a tutto. Un secondo tentativo di spingere la macchina del CC contro una Opel riesce anche se il pilota limita i danni. A quel punto il capo pattuglia estrae l'M 12, la mitraglietta di servizio, e spara cinque colpi verso il basso della Regata. L'auto si ferma, i carabinieri per quanto leggermente feriti per l'urto contro la Opel riescono a bloccare un primo bandito, un croato. Mentre uno dei militari tiene sotto tiro il malvivente l'appuntato si getta all'inseguimento degli altri due. A quel punto un bandito estrae la pistola e spara almeno tre colpi all'indirizzo del militare. Il tempo di gettarsi a terra e i due fuggitivi riescono imboccare via Manzoni dove bloccano una Y 10 la cui conducente stava parcheggiando. Sul posto confluiscono le pattuglie al comando del capitano Mauro Masic e inizia la caccia ai banditi.

Sta riscuotendo un grande successo la rassegna teatrale organizzata a Villa Cioja dal gruppo "Amici di Giuliano". Il 21 novembre si esibisce la compagnia teatrale "I matei de Viganò" che porta in scena lo spettacolo "Onesto rubamai, marito nei guai".

87/continua...

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