Lotta all'inquinamento, alla corruzione e difesa del suolo. Per queste cause sono in campo

Paolo Mauri, Candidato Consigliere
Regionale - Lista civica Letizia Moratti Presidente
Sono sceso in campo con la Lista Civica Letizia Moratti mosso, oltre che dalla passione per la politica, dal convincimento che la Lombardia meriti di più. Ho trovato in Letizia Moratti una persona tenace, concreta, dotata di grande capacità di visione prospettica, fortemente convinta che si debba andare oltre la mera appartenenza partitica, guardando e affrontando i vari temi nel merito.

Proprio aderendo ad una lista civica, scevra da condizionamenti dei partiti, mi impegno a portare avanti, se eletto, tre temi a me cari e che hanno da sempre caratterizzato il mio impegno politico.

Il primo riguarda la questione dell'utilizzo del CSS (Combustibili Solidi Secondari, precedentemente chiamati rifiuti speciali) nei cementifici, con particolare riferimento a quello di Calusco d'Adda. La questione è complessa, e in parte afferente a leggi statali. Purtroppo, però, la Regione guidata da Fontana si è sempre chiamata fuori, aggrappandosi pretestuosamente a leggi statali. Ritengo che un Presidente autorevole debba da una parte mettere in campo tutti gli strumenti possibili legati ad una verifica dell'impatto ambientale di tale provvedimento, anche vigilando sull'operato delle ATS, dall'altra debba confrontarsi col governo centrale, attenzionando la drammatica situazione dell'aria nella nostra regione. Non è ammissibile che (legittimamente stando le norme attuali), un cementificio venga autorizzato a bruciare 110,000 tonnellate di CSS proveniente da tutta Italia, ma non certo dalla Lombardia. Ricordo, solo a titolo di nota, che il termovalorizzatore di Valmadrera brucia circa 60,000 tonnellate di rifiuti all'anno provvedendo allo smaltimento degli stessi di tutta la provincia di Lecco, e che i termovalorizzatori sono soggetti a norme molto stringenti. Queste stesse norme, nell'industria, sono più lasche, permettendo, per legge, valori anche 9 volte superiori rispetto ad ai termovalorizzatori. Non si può vessare i cittadini con i controlli su caldaie da 3 KW, e subire mestamente una legge ingiusta. Il mio impegno, in caso di elezione, sarà quello di portare avanti le istanze dei comitati di cittadini che da anni chiedono una indagine epidemiologica seria e fatta da parti terze, e di chiedere al Presidente eletto di farsi parte attiva in questa partita, non disinteressandosene come ha fatto Fontana e chi, in consiglio regionale, lo ha sostenuto.

Altro tema a me caro, è quello della legalità nelle istituzioni. Roberto Maroni, quando venne scoperto lo scandalo che coinvolgeva un suo stretto collaboratore, ha costituito l'ARAC, Agenzia Regionale Anticorruzione. All'interno di quell'organismo, indicò Giovanna Ceribelli (colei che con i suoi esposti portò alla indagine che incastrò il collaboratore di Maroni). Si trattava di un organismo esterno, posizionato volutamente da Maroni al di fuori del palazzo del consiglio regionale, proprio per sottolinearne la totale indipendenza. L'Arac è risultata di grande supporto a chi, come me nel caso del Parco Adda Nord, voleva attenzionare l'amministrazione regionale relativamente a pratiche "poco chiare". Purtroppo, la giunta Fontana col pretesto di riformare l'Agenzia, ha di fatto azzerato i membri preesistenti e ha messo in organico i nuovi componenti che rispondono alla giunta, ledendo il principio di indipendenza dell'organismo stesso.

C'è poi il tema della difesa del suolo. Gli strumenti ci sono, sta alla buona Politica metterli in pratica nel modo corretto. E anche qui, sulla base della mia esperienza amministrativa, posso citare il PTCP recentemente approvato da tutti i comuni del Parco, grazie ad un lavoro meticoloso e collegiale portato avanti dalla Presidente Rota e dal Vicepresidente Chiodelli insieme a tutto il Consiglio di Gestione di concerto con le amministrazioni del territorio. Il risultato è una sintesi delle legittime istanze dei privati, delle amministrazioni, e delle industrie presenti all'interno dell'Ente Parco. Questo è un esempio virtuoso, di buona politica, perché fatto di partecipazione e condivisione. Cosa che non si può dire della vicenda "Pascolo del Barech" di Ballabio, per il quale, a mio giudizio, non è stato fatto tutto il possibile per salvaguardare un'area dalla grande valenza turistico-ambientale, e contestualmente andare incontro alle legittime istanze degli imprenditori

Concludo con una considerazione visto che in questa campagna elettorale mi sono state riportate tante notizie non corrispondenti al vero: quello a Letizia Moratti è il voto utile a tutti i Lombardi di nascita e di adozione, e invito tutti i cittadini ad avere la forza (e il coraggio) di andare oltre ai partiti, e votare le persone concentrandosi sulla scelta del miglior candidato possibile alla carica di Presidente, che per quanto mi riguarda è senza alcun dubbio Letizia Moratti.

Paolo Mauri - Moratti presidente
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