Il marchio Ferrarini passa a Pini: omologato il piano concordatario

Il concordato preventivo di Ferrarini spa è stato omologato negli scorsi giorni dal tribunale di Reggio Emilia. Un passaggio che sancisce il cambio alla guida dell'azienda di Rivaltella fondata nel 1956 dal cavalier Lucio Ferrarini che conta circa 500 dipendenti.
Le redini passano nelle mani del gruppo valtellinese Pini come stabilisce la sentenza del collegio dei giudici, presidente Parisoli a latere Boiardi e Niccolò Stanzani; l'omologa al concordato giunge dopo un lungo iter iniziato nel 2018 quando esplose la situazione debitoria della Ferrarini, esposta per quasi 290 milioni di euro.
Il marchio resta, ma la storica azienda passa a Pini per l'80% della proprietà mentre il 20% sarà di Amco, la partecipata statale; presto sarà nominato il nuovo Cda.
Secondo le notizie di stampa diffuse in questi giorni, sembra che il piano preveda che ''la società Ria, Rilancio Industrie Agroalimentari Srl, partecipata da appunto da Pini Italia e Amco subentri integralmente nel capitale sociale della debitrice''.
In totale, tra creditori privilegiati e chirografari, vanno pagati circa 160 milioni di euro per i quali il gruppo valtellinese avrebbe confermato la copertura.
Riflessi positivi anche per Vismara spa, l'azienda casatese legata a Ferrarini. Il piano concordatario prevederebbe infatti il rilancio del salumificio di Casatenovo e soprattutto il mantenimento della forza lavoro che è poi l'aspetto più importante in gioco.
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