Dopo 195 km ed il passaggio nel lecchese la 15°tappa del Giro a Brandon McNulty

È stata una grande giornata di festa e di emozioni quella che ha abbracciato le provincie di Monza e Brianza, Lecco e Bergamo in occasione della quindicesima tappa del Giro d'Italia. Per 195 km il gruppo ha pedalato da Seregno a Bergamo affrontando ben quattro gran premi della montagna di cui uno, il valico di Valcava di prima categoria.

L'arrivo a Bergamo: a sinistra Brandon McNulty, vincitore della tappa

Era attesa una doppia battaglia, una per la vittoria di tappa e una per la generale e così è stato, il gruppo infatti ha lasciato il via libera ad un drappello di avventurieri che si sono poi giocati il successo di giornata, mentre nel plotone maglia rosa la corsa è scoppiata nel finale quando, sulle rampe di Bergamo Alta, gli uomini di classifica hanno messo in scena una bella battaglia.
Il casatese e il meratese sono stati i grandi protagonisti della prima parte di gara e dove di fatto si è formata la fuga che si è contesa la vittoria di giornata.

La maglia rosa Bruno Armirail

Alle 11.55 è stato dato il via ufficiale in zona Carate Brianza, poi la corsa si è immediatamente infiammata con diversi tentativi di attacco. I primi ad evadere dal plotone sono stati Simone Velasco l'irlandese Ben Healy che hanno pedalato in testa attraverso Besana Brianza, Monticello Brianza, Missaglia e Cernusco Lombardone dove sono stati raggiunti da altri quindici atleti: Alberto Dainese, Andrea Pasqualon, Francois Bidard, Brandon McNulty, Davide Ballerini, Bauke Mollema, Vincenzo Albanese, Francesco Gavazzi, Niccolò Bonifazio, Laurens Huys, Marco Frigo, Sebastian Berwick, Jose Rojas, Einer Rubio e Martin Marcellusi.

Brandon McNulty

La lotta si è fatta subito intensa sin dalla salita verso la Valcava dove Healey, già vincitore di una tappa in questa edizione del Giro, ha dimostrato di avere una grandissima condizione. Una salita dopo l'altra sempre più corridori perdono contatto dal gruppo di testa anche in occasione del primo passaggio sotto la linea del traguardo posto a 55 km dall'arrivo. La corsa è entrata nel vivo quando Niccolò Bonifazio ha attaccato in solitari arrivando fino al minuto di vantaggio per poi essere raggiunto da un terzetto composto da Healey, McNulty e Frigo. Sono stati proprio questi tre atleti ad averne di più tra i fuggitivi e nell'ascesa finale verso Bergamo alta sono rimasti soli a contendersi la vittoria. Dopo numerosi scatti la vittoria si è decisa in volata, sul vialone Vittorio Emanuele II, Brandon McNulty ha vinto allo sprint battendo Beh Healy e uno straordinario Marco Frigo.

Il passaggio dei corridori fra Monticello e Missaglia

''E' pazzesco, quasi non ci credo- ha detto un emozionatissimo Brandon McNulty che oggi ha centrato la prima vittoria nel Wolrd Tour- nemmeno una settimana fa non stavo benissimo, la cronometro di domenica scorsa è stata molto difficile, ma ho cercato di recuperare al meglio. Con la squadra siamo venuti al Giro con l'obiettivo di vincere una tappa, ma anche di fare classifica con Joao Almeida, oggi mi hanno dato il via libera per giocarmi la mia carta. Ammetto che volevo arrivare solo al traguardo, ci ho provato in tutto e per tutto anche sull'ultima salita, ma Healy era davvero forte, aveva una gamba incredibile, era evidente che ne aveva più di tutti, anche in pianura non mi ha lasciato mai spazio. Nel finale, proprio nel punto cruciale è rientrato Frigo e la lotta è stata a tre, ho studiato i miei avversari e a circa 150 m sono partito con la volata, ho dato tutto. E' una vittoria per tutto il team, ora ci godiamo la giornata di riposo, poi si ritorna a lavorare per Almeida che si gioca la generale''.

Volontari, amministratori e polizia locale di Monticello

Il gruppo dei migliori è arrivato al traguardo quasi 7 minuti dopo, ma non ha mancato di regalare qualche brivido. Sul lastricato di Bergamo alta la corsa si è accesa anche per gli uomini di classifica, Joao Almeida infatti, forte del successo del compagno ha provato a mettere in difficoltà i diretti avversari. L'unico a pagarne le conseguenze è stata la maglia rosa Armirail che ha perso alcuni secondi, ma non il sorriso per aver indossato per la prima volta il simbolo dl primato.

Amministratori in attesa del Giro a Cernusco e Montevecchia

''E' stata una giornata bellissima, ha già un posto speciale nel mio cuore e difficilmente me la dimenticherò - ha detto la maglia rosa Bruno Armirail subito dopo l'arrivo - i miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro strepitoso, tutti mi hanno dato una mano per controllare la corsa e farmi vivere al meglio il mio primo giorno in rosa. Già alla partenza ero emozionatissimo, ancora non riesco a realizzare quello che mi sta succedendo perché è veramente qualcosa di unico. Nella parte finale di tappa sono ero un po' in difficoltà, ma il calore del pubblico mi ha spinto a non mollare, per tutta la tappa ho sentito urlare il mio nome, è stato bellissimo. Ora mi godo il giorno di riposo per ricaricare un po' le pile, ma da martedì è tempo di ripartire perché ci attende una terza settimana veramente molto impegnativa''.

Il Giro a Pagnano

Polizia locale e volontari dell'ANC a Missaglia

Dopo le tante emozione della tappa con arrivo a Bergamo il giro di ferma per la consueta giornata di riposo. Si ripartirà martedì 23 maggio da Sabbio Chiese che inaugurerà la terza ed ultima terribile settimana dove tra i numerosi passi alpini si deciderà il vincitore del Giro d'Italia 2023.

Giorgia Monguzzi
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