Lettera al dirigente scolastico di Villa Greppi

Gent.mo DS prof. Dario Crippa
Ho appreso in queste ore, a mezzo stampa, dell’approvazione del disegno di Legge per l’istituzione, a partire dall’a.s. 2024-25, del Liceo del Made in Italy (LdMI). Avevo, sino a qualche tempo fa, catalogato la notizia come frutto di una sbornia post-elettorale ma ho dovuto ricredermi, avendo appreso con certezza la malaugurata notizia. Addirittura, scoprendo che il nuovo percorso di studi, vedrebbe soppiantare il percorso di studi del Liceo Economico sociale (LES). Ora, quale funambolico contenuto sottenda l’ideazione di tale scelta mi è difficile coglierlo, se non attingendo alla categorizzazione del tipico pensiero retorico vetero nazionalista oppure, volendo concedergli maggior dignità, come strategia finalizzata alla tutela del patrimonio culturale, sociale ed economico della nostra bella nazione. In tutta onestà però, l’operazione non riesce a convincermi! Fosse buona la seconda ipotesi che le ho elencato, rimarrebbero comunque molte perplessità che vorrei provare ad argomentare. Tutti noi diamo per assodato che la società in cui viviamo si caratterizza per un livello complessità al punto tale che, sempre più spesso, ci viene richiesto di osservare e agire attraverso uno sguardo ed un approccio muldisciplinare e versatile. Abbiamo, spero, ormai appreso che “ricette facili e risolutive” non esistono. La complessità richiede tempo, relazione, organizzazione, gestione, capacità di analisi e di valutazione. Per poter rendere operativi tali concetti risulta fondamentale che il percorso d’istruzione degli studenti (che rappresentano in nostro futuro), sia in grado di distinguere e conseguentemente fornire, contenuti finalizzati al raggiungimento di competenze di analisi dei problemi ed elaborazione di possibili soluzioni, attraverso una preparazione culturale ampia, una capacità di approfondire, di cogliere il dettaglio, di elascità mentale e di versalità nello studio. Caratteristiche tipiche di un percorso liceale. La scorciatoia di un percorso istruttivo come quello proposto per il LdMI, marcatamente orientato al campo professionale o tecnico, potrebbe forse risultare percorribile se fin dall’origine venisse strutturato in tali confini e con obiettivi sostanzialmente meno confusi e sovrapponibili al percorso di un LES; ma soprattutto condivisi e rapportati con quelli dei principali stakeholders quali: aziende, servizi pubblici, terzo settore etc. Imporre una scelta di tale portata, sopprimendo un percorso di studi erroneamente considerato affine o di per sé omogeneo, lascia trasparire una duplice lettura interpretativa:
- una mancanza di conoscenza degli obiettvi formativi e dei target del LES
- una concreta operazione dettata da criteri economici, organizzativi e gestionali e propagandistici. Entrambe le letture tralasciano di considerare che il Liceo delle Scienze Umane, opzione economico sociale, consiste in un liceo nato recentemente ma a seguito di anni di sperimentazione scolastica. Un liceo incardinato su un percorso di acquisizione di competenze fondamentali per cogliere le mille sfumature della complessa società moderna. Un liceo che nasce, non casualmente, nell’alveo del liceo delle scienze umane. Questo, a garanzia di uno sguardo trasversale e strettamente correlato alle relazioni e alle interconnessioni tipiche delle organizzazioni complesse, ma che al contempo mette in rapporto tali concetti con temi economici e di responsabilità, mai come ora così stringenti. Un liceo strutturato per trasmettere agli alunni delle competenze in tema di scienze economiche, giuridiche, in modo da prepararsi a diverse possibilità di studi universitari come economia, giurisprudenza o studi sociali come psicologia, sociologia, o perché no, di tutte le altre facoltà. Facoltà che potrebbero ben accogliere, sia ad un livello teorico che operativo ed in prospettiva specialistica, tematiche direttamente o indirettamente correlate alla tutela e promozione delle “peculiarità” e dei valori sottesi al concetto del “MADE IN ITALY”. Confido vivamente in un ripensamento del legislatore e la invito contrastare tale disposizione. La ringrazio per l’ascolto e la disponibilità.
Cordialmente
Un genitore di un vostro ex alunno del LES
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