Oggiono: gli incontri a Km 0 in biblioteca ripartono con un trio di scrittori

A Oggiono sono ricominciati gli incontri a Km 0 in biblioteca: sabato 18 novembre è stato ospitato un trio d'eccezione, composto dai due scrittori Enrico Rigamonti e Cristian Borghetti, giunti ormai alla ventesima pubblicazione, e dall'esordiente Luca Giannetta, quarantenne di Mandello del Lario che si affaccia al mondo della scrittura con il romanzo "La mezzaluna".
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Enrico Rigamonti, Giovanni Corti, Cristian Borghetti e Luca Giannetta

Ambientato in Asia centrale, lungo la via della seta, racconta di un sovrano molto amato ed empatico verso il suo popolo, ma il cui regno è minato da alcuni personaggi che il lettore imparerà a conoscere man mano. Una ricerca sulla tradizione del luogo, di religione musulmana, è stata necessaria per l'autore, che però ha deciso di farla convivere civilmente con altri gruppi di minoranza. "Ho sempre avuto la passione di documentarmi su questi popoli con libri e documentari, che ho letteralmente divorato sin da giovanissimo" ha confessato Luca Giannetta.
"Le note del violino maledetto" di Rigamonti invece propone la storia di un avvocato che deve risolvere un caso di uxoricidio legato al misterioso mondo della musica. 
Anzi, gli avvocati coinvolti nel libro sono ben tre, ma l'autore, nonostante sia avvocato di professione, non si identifica in nessuno di loro.
"Se capitasse di dover difendere un colpevole di un reato grave, non sarebbe cosa facile: in ogni caso, mai l'avvocato esprime solidarietà con il reato e piuttosto cerca di capire a fondo l'eventuale cliente, perché è giusto che, anche se colpevole, sia sottoposto a regolare processo e punito secondo la legge, rispettando le regole. Ma se un caso è evidentemente impossibile da difendere, per la sua gravità, personalmente non lo accetto, come del resto fanno anche altri colleghi. Ambientare un giallo ad Annone? Non lo farei mai!" ha scherzato Rigamonti, originario proprio del paesino sul lago.
Cristian Borghetti, dal canto suo, si è di nuovo messo alla prova con il racconto, forma a lui congeniale; "Su mannale" è ambientato in Sardegna perché inserito in una raccolta per la quale serviva un "horror rurale". "Significa in sardo "maiale di casa", ovvero una tradizione tipica dell'isola. Il maiale del racconto diventa man mano quasi un essere umano, ignaro del suo destino; e come in ogni horror che si rispetti, verrà poi pugnalato alle spalle", ha spiegato l'autore.
Anche in Lombardia c'era una tradizione simile e il momento dell'uccisione dell'animale era molto partecipato, percepito quasi come se si uccidesse una persona. Forse quindi è l'uomo l'animale più feroce?
Dopo numerose domande dal pubblico, che si è rivelato particolarmente interessato alle tre opere, gli autori hanno condotto una riflessione sul mondo editoriale insieme all'assessore alla cultura Giovanni Corti, a sua volta scrittore oltre che ex libraio. "L'editoria non è una realtà facile ed è spesso molto settoriale. Meglio talvolta concentrarsi sugli editori piccoli,  per non doversi cambiare e adattare a troppe esigenze di mercato. Scrivere per passione, che è il nostro obiettivo, non sempre si sposa con la logica commerciale, per la quale, ad esempio, è importante la copertina di un libro. Difficilmente infatti la fanno scegliere a noi e forse è anche giusto così! Però a chi si avvicina al mondo della scrittura vogliamo lanciare questo messaggio: non perdetevi d'animo, siate voi stessi e cercate di non cambiarvi mai solo per logiche di mercato. La scrittura è prima di tutto terapia" ha concluso Corti. 
Sabato 25 novembre sono in programma altre presentazioni in biblioteca: Luigi Lusenti e Fabio Sottocornola presenteramno "12 dicembre 1969 - la perdita dell'innocenza", mentre il 2 dicembre sarà la volta di Lisa Panzeri con "Indomita guerriera". Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 16.
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