Casatenovo: chiusura dell'ex spaccio: grazie alle lavoratrici per quello che hanno dato

Sabato 18 novembre 2023, dopo 50 anni di attività, lo “spaccio” di Casatenovo ha abbassato definitivamente le serrande. 

Fondato nel 1973 come Cooperativa di Consumo Lavoratori della Brianza, da parte di un gruppo di lavoratori della Vismara, lo ''spaccio'', (così si è sempre identificato) è stato il primo supermercato di generi alimentari, di Casatenovo e, per diversi decenni l’unico sul territorio. E’ diventato, pertanto, l’unico riferimento per la cittadinanza di Casatenovo e per i dipendenti della Vismara negli anni 70 e 80. 

Negli ultimi decenni lo spaccio ha conosciuto momenti di crisi, dovuta alla concorrenza, per la nascita di nuove realtà, sorte a Casatenovo e nelle zone limitrofe. Si sono così avvicendate diverse gestioni, mettendo ogni volta in apprensione i dipendenti per il futuro incerto. 

Dopo una chiusura di quasi tre mesi nel 2023, a marzo di quest’anno lo spaccio aveva aperto le porte, come Unes. A mio parere sin dall’inizio si era capito che la gestione paresse avere dei limiti: una mancanza di strategia di mercato, un’offerta sempre più povera a livello di assortimento, e offerte sui prodotti poco concorrenziali. 

Nonostante queste ombre che si abbattevano sempre più minacciose, voglio sottolineare che questo centro commerciale, grazie alle sue dipendenti, non ha perso lo spirito che l’ha sempre caratterizzato. Allo spaccio si è sempre respirato un clima familiare che non trovavi altrove. Provavi il piacere di fare la spesa, grazie alla gentilezza e disponibilità del personale che non ti faceva sentire un ''numero'', ma una cliente importante a cui prestare cura e attenzione. Lo spaccio sapeva conciliare il risparmio che un supermercato offre e la considerazione che una piccola realtà ha verso i suoi clienti. 

Ultimamente, anche se le dipendenti rimaste respiravano l’aria di crisi, hanno avuto verso i loro clienti l’atteggiamento di sempre. Non sono passati a noi inosservati i loro tentativi di mettercela tutta per soddisfare le esigenze della clientela e, soprattutto, hanno cercato di evitare il triste epilogo, mettendo ancora una volta sul campo la loro professionalità, competenza e gentilezza.

Questo non è bastato, ma vorrei esprimere la mia gratitudine per Silvana, Sabrina, Eleonora, Mara, per tutto quello che hanno fatto per noi clienti. So di esprimere i sentimenti di tanti, che fino all’ultimo sono stati fedeli a questo supermercato e che ho avuto modo di incontrare questa ultima settimana.

Tutti sono dispiaciuti e addolorati per il triste epilogo e grati per quanto di bello e di buono in questi anni questa realtà ha saputo offrire. E’ certo che questi dipendenti meritavano un altro prologo. Loro ci hanno creduto fino alla fine. E’ venuta meno anche la speranza di un’altra successione di gestione, a cui si erano aggrappati come ultima possibilità.

Non resta che augurare ai dipendenti nuove opportunità lavorative. Resta sempre il rammarico di una chiusura di un’attività storica e unica nel suo genere. Lo spaccio chiude nel silenzio assordante delle istituzioni.

Forse, alla luce di quanto sopra esposto, convinta di aver espresso l’opinione di molte persone, la situazione dello spaccio avrebbe meritato un’attenzione maggiore.
Isa
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