Barzanò: alle medie un murales sulla libertà tolta e riconquistata per dire stop alla violenza

''Se domani sono io, mamma, se non torno domani, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima''. Sono state le parole dell’autrice Cristina Torres Caceres, recitate dagli studenti di terza media, ad aprire un incontro che ha dato modo agli studenti della scuola seconda di primo grado Enrico Fermi di Barzanò e ai loro genitori di riflettere sul complesso tema della violenza di genere e che si è svolto nella serata di martedì 21 novembre nell’istituto di Via Leonardo da Vinci.
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A guidare i presenti nel corso della serata la dottoressa Marianna Ciambrone, consigliera di Parità della Provincia di Lecco e la coordinatrice del progetto ''Scuola e legalità'', avv.Monica Rosano, che nel corso di questi mesi hanno lavorato a stretto contatto con gli studenti delle classi terze grazie anche al supporto delle professoresse Barbara Mariconti e Carmen Barillà.
Presenti dunque anche la preside dell’Istituto Comprensivo di Barzanò Viviana Patricelli e diversi rappresentanti dei comuni del comprensivo, ovvero Barzanò, di Cremella, Sirtori e Viganò.
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La professoressa Beatrice Frigerio

Ad aprire la serata le parole della professoressa Beatrice Frigerio, che ha voluto condividere con i genitori presenti l’entusiasmo per aver avuto modo di realizzare un progetto così delicato come quello sul rispetto del prossimo e sulla violenza di genere. ''Questa è un’occasione di incontro privilegiata, che ha come scopo quello di instaurare una collaborazione tra istituzione scolastica e genitori, in modo che entrambi collaborino per un futuro in cui non esistano più femminicidi'' ha dichiarato la professoressa Frigerio. ''In questi ultimi tragici anni sembra non esserci più la percezione della differenza tra corteggiare una ragazza e stuprarla. Dobbiamo fare un lavoro forte di prevenzione'' ha concluso, tra gli applausi dei presenti. 
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Anche la preside Patricelli ha sottolineato l’importanza della sensibilizzazione, dedicando simbolicamente la serata alla 22enne veneta Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato a sangue freddo poco più di una settimana fa. ''Dobbiamo educare i nostri figli al rispetto e alla fragilità'' ha affermato la dirigente. ''Solo in questo modo eviteremo drammi come quello appena accaduto''.
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Da sinistra l'avv.Monica Rosano e Marianna Ciambrone

Un pensiero speciale, poi, è stato quello condiviso ''a distanza'' dal sindaco di Barzanò Gualtiero Chiricò che, assente per motivi personali, ha deciso di scrivere una lettera indirizzata a studenti e genitori.
''Abbiamo il dovere di ricordarci che lo Stato siamo tutti noi cittadini che, con il nostro agire quotidiano, dobbiamo trasformare la società maschiocentrica in cui viviamo in una società in cui tutti gli individui abbiano pari diritti'' recitavano le parole del primo cittadino. ''Dobbiamo lavorare sui noi stessi come uomini, pensare se le frasi che pronunciamo siano sessiste e smettere di pensare alle donne che diciamo di amare come se fossero roba nostra''.
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Nel corso della serata, dunque, le due esperte Rosano e Ciambrone hanno parlato di stereotipi, di parità di genere, della differenza di retribuzione tra uomo e donna, di femminicidio. Come hanno condiviso le esperte, il progetto tra i banchi delle classi terze dell’istituto barzanese ha preso il via nel mese di settembre e ha portato alla realizzazione di un murales molto speciale per parla di libertà tolta e riconquistata, di emozioni e di violenza.
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''La nostra volontà è quella di far capire subito ai ragazzi che nel nostro Paese stiamo vivendo una vera e propria guerra che porta alla morte, ogni tre giorni, di una donna'' hanno raccontato. ''La violenza di genere non nasce dal nulla, ha bensì radici culturali strettamente legate anche al mondo del lavoro, all’indipendenza economica e alla libertà di una donna, che troppo spesso viene ostacolata'' hanno continuato.
Il resto della serata è dunque proseguito tra discussioni, esempi e spiegazioni di trattati a favore della parità di genere. Gli studenti delle classi terze presenti infine, hanno avuto modo di condividere con i genitori il murales realizzato al piano terra dell’istituto: il coronamento di un lavoro di ricerca e dialogo.
S.L.F.
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