Da ''Lake Pusiano eco team'' preoccupazioni per i lavori alla foce del Lambrone

Chi frequenta il lago di Pusiano si sta interrogando, in questi ultimi tempi, in merito ai lavori in corso in prossimità della foce del Lambronr, dove si stanno ''ridisegnando'' le sponde con la ghiaia dragata dalla foce del Lambrone. 
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''Veniamo a sapere che il Comune di Eupilio ed il Parco Valle Lambro erano preoccupati che la ghiaia accumulatasi alla foce del Lambrone andasse a precludere la circolazione dell’acqua e anche il funzionamento del Cavo Diotti - segnalano da Lake Pusiano eco team - Nelle foto, che abbiamo scattato la settimana scorsa, si può vedere come si presenta attualmente il Cavo Diotti. Ma, com'è noto da anni, la situazione è questa per gran parte dei mesi invernali ed autunnali: canne, rami, tronchi e tanti, tantissimi rifiuti. Allora, sorge spontanea una domanda: perché non utilizzare una parte delle centinaia di migliaia di euro di finanziamenti pubblici per rimuovere con sistematicità e regolarità questi "detriti"?''. 
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C’è di più, visto che l’obiettivo è la creazione di una nuova ciclabile che collegherà la sponda orientale del lago, dal parco Precampel di Bosisio Parini fino alla zona della galleria di Pusiano. Il Comune di Eupilio sta stendendo un progetto preliminare per accedere a finanziamenti che permettano di continuare a disegnare il nuovo percorso sulla sponda occidentale, peraltro costellata da proprietà private. L’idea finale è quella della creazione di un anello ciclopedonale sul bacino dell’Alta Brianza. 
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''Apprendiamo che i comuni di Eupilio ed Erba anno deciso di lasciare il materiale nel suo contesto naturale e usarlo per creare una nuova battigia - rilanciano da Lake Pusiano eco team - Ma, invece di creare nuove postazioni per la pesca sportiva (ce ne sono ben 28), perché non utilizzare una parte delle centinaia di migliaia di euro di finanziamenti pubblici per ripristinare (e poi conservare) con interventi di rinaturalizzazione le sponde "ridisegnate" dall'azione di trasformazione dell’uomo? Non dimentichiamoci che il canneto e gli alberi ripariali costituiscono un ambiente cosiddetto tampone fra l'area del lago e il territorio circostante. Queste fasce di vegetazione, infatti, sono importanti biofiltri naturali: non solo proteggono l'ambiente acquatico da possibili inquinanti esterni, ma contribuiscono anche alla depurazione naturale delle acque, agendo da filtro meccanico e biologico. La vegetazione ripariale ha un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda le dinamiche idrogeologiche, in quanto contribuisce a consolidare le sponde, limitando l'attività erosiva delle acque e favorendo il deposito di sedimenti''.
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''Si può, dunque, affermare - proseguono dal sodalizio - che il ruolo ecosistemico, biologico e meccanico della vegetazione di sponda è fondamentale per la protezione dell'ambiente lacustre. Ecco perché è tanto importante stabilire una fascia di rispetto lungo le sponde, dove la vegetazione ripariale possa riprendersi gli spazi che la natura gli ha attribuito. Infine, questa tipologia di vegetazione è frequentata da molti animali, che vivono nelle aree antropizzate della pianura, come il coniglio selvatico e lo scoiattolo, ma anche da specie più esigenti, come gli anfibi. Numerosi sono, naturalmente, gli uccelli sia stanziali sia migratori che nidificano nell'intrico delle chiome degli alberi igrofili e delle canne palustri, procacciandosi il cibo nelle acque del lago. Tra questi: il martin pescatore, l'airone cenerino e la garzetta''. 
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