Regione Lombardia vara una legge ad hoc per regolamentare i centri massaggi orientali. 5 quelli aperti nel meratese-casatese

Anche Regione Lombardia se ne è recentemente occupata. Lo ha fatto attraverso la legge numero 14 del 26 maggio 2016 che ha introdotto una nuova regolamentazione, fatta su misura per loro, per i cosiddetti ''centri massaggi di esclusivo benessere''.
Un fenomeno che ha conosciuto un vero e proprio ''boom'' negli ultimi anni, con un fiorire di aperture: dapprima nelle grandi città fino a raggiungere le periferie, arrivando ad "invadere" anche il nostro territorio.
Si tratta di strutture dotate di postazione di massaggio senza alcun macchinario, i cui trattamenti non hanno nessuna finalità estetica. Il più delle volte sono di proprietà - o comunque gestiti - da personale di origine orientale, soprattutto cinese.

Il centro massaggi di Via Statale a La Valletta Brianza

L'ultimo caso in ordine di tempo risale a qualche mese fa, con l'apertura di un nuovo centro a La Valletta Brianza (ex Rovagnate) sulla centralissima Como-Bergamo; si chiama ''Il Girasole''. Impossibile per i tantissimi utenti che transitano quotidianamente lungo l'arteria non notare la vetrina di colore rosa con tanto di insegna luminosa a indicare l'apertura negli orari consentiti.

Il Centro Tuina di Via Spluga a Cernusco

Ma non è l'unico presente nel meratese. A Cernusco in Via Spluga - la ex SS 36 - c'è il Centro Tuina. L'essere ben visibili è evidentemente una delle priorità che guida i responsabili di questi centri nella ricerca della location più adatta alle proprie esigenze. Anche in questo caso infatti, il centro massaggi si affaccia su una delle arterie più trafficate del meratese, a due passi dall'incrocio semaforico. Serrande abbassate invece, per il ''Piccolo arcobaleno'', analoga struttura di benessere orientale che per qualche tempo ha occupato il primo piano del centro commerciale Ellisse, praticamente dall'altra parte della strada rispetto al Centro Tuina. Ora invece, è chiuso, così come il centro sorto qualche anno fa in prossimità della rotonda del Ceppo, nella confinante Merate.

Le vetrine del centro massaggi, ormai chiuso, del centro Ellisse a Cernusco

Percorriamo qualche chilometro, fino a raggiungere Casatenovo. Qui il centro massaggi orientale ha aperto nel gennaio 2015 in un ampio locale di Via Cavour, angolo Via Misericordia....a pochi passi dal municipio e dalle scuole. Si chiama ''Luce del Sole'' e ha conosciuto, proprio a giugno di quest'anno, un cambio di gestione, il terzo da quando ha aperto i battenti. Una presenza che, considerando la posizione strategica favorita dalla strada provinciale 51 che attraversa il centro casatese, non passa certo inosservata, tenendo conto poi dei led colorati che contornano le vetrine, richiamando così l'attenzione dei passanti.
Ad una manciata di chilometri dal centro benessere di Rovagnate c'è una struttura analoga: è il ''Giglio Orientale'' di Bevera di Sirtori, attivo dal 2013 in un complesso che - affacciato direttamente sulla 342 - ospita tra gli altri un bar, una sala giochi e uno studio medico. Ha aperto i battenti al posto di un negozio specializzato in prodotti alimentari di tipo biologico, che probabilmente non è andato incontro alla stessa fortuna.

Il centro benessere orientale di Casatenovo, tra Via Misericordia e Via Sirtori

Situazione simile ad Oggiono. In Viale Vittoria - pieno centro storico - si è insediato da qualche mese il Centro Tuina. Esso opera nei locali occupati in precedenza da un'attività di commercio di detersivi alla spina e prodotti naturali. E non è l'unico servizio dedicato alla bellezza gestito da orientali, considerando il negozio di parrucchiere unisex che ha aperto recentemente i battenti in Piazza Manzoni.
Ma come si fa ad aprire un centro massaggi di questo tipo? La procedura - sino all'entrata in vigore della nuova legge regionale - era piuttosto semplice, come ci ha spiegato l'incaricata dell'ufficio commercio di un Comune del territorio. Era infatti sufficiente compilare un modulo - la cosiddetta SCIA - da inviare in via telematica al Suap (lo sportello per le attività produttive) per certificare l'avvio dell'attività. Ma se per i centri estetici o per quelli fisioterapici si chiedevano requisiti professionali ben precisi, certificati dalle autorità competenti, per le attività di "discipline bio-naturali" non serviva che una sorta di qualifica, acquisibile attraverso un breve corso di apprendimento della tecnica di massaggio praticata. Una volta vagliata la documentazione pervenuta, il Comune la inviava poi per competenza all'Ats (ex Asl) per le verifiche del caso, da effettuarsi entro sessanta giorni.

Il centro massaggi Giglio Orientale a Bevera di Sirtori

Nell'approvare - lo scorso maggio - la nuova disciplina di questi centri, Regione Lombardia ha però introdotto importanti novità. Ad esempio la conoscenza della lingua italiana, ritenuto requisito indispensabile per poter avviare un'attività di questo tipo. Per questa ragione nella SCIA dovrà essere attestato il possesso, da parte del titolare o di chi esercita l'attività, di un certificato di conoscenza della lingua italiana, oppure di un attestato che dimostri di aver conseguito un titolo di studio presso una scuola italiana legalmente riconosciuta. In caso contrario, il titolare dovrà frequentare e superare positivamente un corso per valutare il grado di conoscenza della lingua presso la Camera di Commercio territorialmente competente o comunque un corso istituito o riconosciuto a livello regionale.
La Giunta regionale inoltre, dovrà disciplinare con apposito regolamento da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge - e quindi proprio in questi giorni - specifici requisiti igienico-sanitari e di sicurezza necessari per lo svolgimento dell'attività. Nel regolamento sarà definito il termine entro cui gli esercizi già esistenti dovranno mettersi in regola. In caso di accertata carenza dei requisiti, l'amministrazione comunale potrà applicare una sanzione fino a 15mila euro, raddoppiata in caso di recidiva. Anche la mancata presentazione della SCIA comporterà l'applicazione di una multa con, in aggiunta, il divieto di prosecuzione dell'attività.

Il centro massaggi di Viale Vittoria a Oggiono

Resta invece in capo ai Comuni la definizione degli orari di apertura dell'esercizio, che nei centri massaggi del meratese-casatese sono più o meno simili, con la chiusura fissata indicativamente a sera inoltrata, tra le ore 22 e le 23.
Insomma, un fenomeno sul quale evidentemente anche il Pirellone ha voluto fare chiarezza, introducendo una normativa fatta quasi ad hoc, per contrastare la proliferazione di questi centri che - come insegna la cronaca nazionale e le numerose inchieste che hanno interessato anche il lecchese - non sempre operavano in maniera, diciamo così, cristallina e per questa ragione sono stati chiusi.
Si è voluto quindi colmare un vuoto legislativo che in passato ha favorito l'apertura sul territorio regionale e nazionale di numerosi centri che - alla pratica dei massaggi - affiancavano altre ''attività'', non propriamente lecite.
Gloria Crippa
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