A Barzanò c'è la cappella dei Pirovano, famiglia che diede tre vescovi a Milano. Le spoglie dell'ing.Paladini a Cremella

Si arricchisce di notizie e spunti la nostra ''indagine'' sui morti illustri che riposano nei cimiteri o nelle cappelle del territorio casatese. E ancora una volta scenario della ricerca è Barzanò dove oltre un secolo fa è stata eretta la tomba dedicata alla famiglia Pirovano.

La cappella dei Pirovano a Barzanò

Una struttura cilindrica che si affaccia sulla strada provinciale 51, proprio di fronte alla cappella di Luciano Manara. Circondata dai cipressi, conserva le spoglie di alcuni dei membri della famiglia Pirovano, che ebbe molta influenza nelle vicende barzanesi. Come si legge infatti negli scritti più antichi dedicati alla storia del nostro territorio, essa ''dotò il Comune di rendite per beneficenze, eresse una cappella tombale di famiglia, diede vescovi e sacerdoti alla chiesa".

Alcune immagini dell'interno della cappella


I Pirovano vivevano nella bella villa situata in Via Garibaldi, di fronte all'ex Longoni Sport, che successivamente fu dimora della famiglia Manara. Una gloriosa stirpe, i cui resti di alcuni sono conservati nella tomba situata in Via 4 Novembre, le cui condizioni però, non sono per nulla ottimali. La cappella - raggiungibile sia dalla strada provinciale che dall'ex casa del fascio di Via Sirtori - è chiusa da una grata senza protezioni a vetro, una sorta di cancellata che consente di scorgere l'interno, pur con molta fatica, in assenza di finestre o di illuminazione.


Si riescono a scorgere tuttavia - tra fitte ragnatele - pareti scrostate e tre lapidi, dalle quali però si fatica a leggere nomi e dati relativi ai membri della famiglia Pirovano le cui spoglie sono conservate nella piccola struttura. La statua che riproduceva il volto del capostipite della famiglia, inizialmente collocata in cima ad un capitello in marmo al centro della cappella, non esiste più. Potrebbe essere stata rimossa poichè danneggiata, oppure essere finita nel mirino di ignoti vandali che del resto hanno deturpato con graffiti le pareti della struttura accanto alle scale che conducono all'ex palestra di Via Sirtori. Una condotta facilitata forse dalla posizione piuttosto defilata in cui si trovano le strutture.


Anche il giardino e gli spazi circostanti non risultano particolarmente curati. Condizioni che non rendono quindi giustizia alla famiglia Pirovano. I suoi membri, che vissero a Barzanò, erano diretti discendenti di tre arcivescovi di Milano: Oberto (1146-1166), Algiso (1176-1185) e Uberto (1206-1211), a dimostrazione dell'influenza e del prestigio della stirpe.

La tomba di Ettore Paladini

Ci spostiamo poi a Cremella dove riposa Ettore Paladini, classe 1848. Ingegnere di professione e mancato nella vicina Barzanò, dove aveva vissuto, fu professore di idraulica al Politecnico di Milano, compiendo altresì studi sui sistemi fognari e fluviali. Proprio in considerazione dell'importante missione svolta nel suo settore, il Comune barzanese decise di intitolargli una strada: quella che collega Piazza Mercato alla frazione di Torricella. Ettore Paladini è discendente della stessa famiglia di Leone e Cesare, che parteciparono alle Cinque Giornate di Milano. La bandiera utilizzata durante le battaglie è stata donata negli anni scorsi dai suoi eredi al Comune di Barzanò che ancora oggi la conserva in una teca in municipio.
Sulla sua tomba, che reca scolpita l'immagine del suo volto, si legge ''Accanto agli amatissimi congiunti riposa in pace eterna l'ing.prof. Ettore Paladini, maestro insigne per la scienza e l'arte''.


Anche questa volta rinnoviamo ai lettori l'invito a segnalarci altre eventuali ''presenze'' che potrebbero esserci sfuggite utilizzando i consueti canali:

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G. C.
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