Ospedale Erba: ernia inguinale, diagnosi e prevenzione

L'ospedale di Erba
L'ernia inguinale non va in ferie, anzi, peggiora aumentando di volume nel tempo. Colpisce il 4-5% della popolazione globale: si tratta della più diffusa tra le varie tipologie di ernie della parete addominale poichè circa l'80% di tutti i casi di ernia sono casi di tipo inguinale. Prevalente nel sesso maschile, con un rapporto maschile-femminile di 8 a 1, è tipica degli individui adulti di mezza età. Se si soffre di questa patologia bisogna effettuare una visita chirurgica: non aspettare, quindi, perché l'ernia può solo peggiorare e aumentare le sue dimensioni. Attualmente le liste d'attesa per gli interventi sono particolarmente lunghe in tutte le strutture del Sistema Sanitario Nazionale a causa del blocco delle sale operatorie dovuto all'insorgere della pandemia dal Covid-19. Non bisogna, quindi, attendere che l'ernia diventi dolorosa o grossa prima di sottoporsi ad una visita specialistica perché la lista d'attesa potrebbe essere di svariati mesi. Inoltre, l'intervento chirurgico su un'ernia giovane e piccola è meno cruento ed i tempi di ripresa sono ottimi e veloci. Presso l'Ospedale Sacra Famiglia di Erba, tale patologia è gestita quotidianamente e fa parte della programmazione di routine delle sale operatorie. Tutta l'equipe chirurgica del Dottor Andrea Porta possiede un importante expertise nel trattamento della patologia erniaria. Il dottor Gabriele Soldini, dirigente medico presso U.O. di Chirurgia Generale e d'Urgenza dell'Ospedale Sacra Famiglia di Erba, diretta dal dottor Andrea Porta, ci spiega che, nello sviluppo maschile, durante lo crescita del feto, avviene la discesa del testicolo dalla cavità addominale sino alla borsa scrotale. Questo percorso, in parte aperto, risulta essere un fattore incline alla formazione dell'ernia. L'ernia consiste nella fuoriuscita di un viscere, o di una parte di esso, dalla cavità da cui è normalmente contenuto attraverso un punto di debolezza della parete o un canale naturale. Nel caso dell'ernia inguinale, omento (grasso endoaddominale), intestino o in casi rari vescica deviano nel canale inguinale, ovvero un condotto anatomico pari che s'inserisce tra i muscoli della parete addominale anteriore. Le cause che possono generare l'ernia inguinale sono: forme congenite dovute a difetti embriogenesi; sforzi ripetuti che aumentano la pressione endoaddominale (come sollevamento pesi, tosse, insufficienza respiratoria cronica); sovrappeso; attività fisica intensa; traumi di parete, i quali possono causare un indebolimento della stessa.
I fattori di rischio che aumentano la possibilità di incorrere nella patologia sono: sforzi fisici ripetuti nel tempo; obesità; fumo; stipsi; diabete; eccessiva sedentarietà; storia precedente di ernia inguinale; conformazione anomala del canale inguinale.
L'ernia inguinale può essere totalmente asintomatica ed il paziente può accorgersene perché vede una tumefazione aumentare di volume. Nei casi sintomatici, invece, si possono verificar due tipologie di dolore: dolore gravativo, dovuto al senso di peso, e dolore puntorio, dovuto al continuo andirivieni dell'ernia attraverso il canale inguinale. Ulteriori sintomi sono la sensazione di un senso di tensione, pressione, pesantezza e/o bruciore a livello inguinale. Il dolore è dovuto alla compressione che l'ernia produce sulle terminazioni nervose presenti nel canale inguinale: l'intensità del dolore, quindi, dipende dalla quantità di compressione nervosa.
Per alleviare i sintomi si consigli di utilizzare una mutanda elastocompressiva e di auto ridursi l'ernia quotidianamente attraverso un massaggio circolare in regione inguinale producendo una modica pressione per rimandare all'interno l'ernia.
La complicanza più grave che può insorgere è lo strozzamento, cioè un'improvvisa costrizione dell'ernia a livello della fuoriuscita dalla parete addominale, che determina un ostacolo circolatorio del viscere erniato e può causare gangrena e perforazione dell'organo interessato. In questo caso limite, l'ernia non sarà più riducibile e causerà un forte dolore sia spontaneamente che al tocco; il paziente dovrà recarsi il prima possibile al pronto soccorso per essere visitato e trattato da uno specialista.
La diagnosi può essere clinica, espressa dopo una visita specialistica chirurgica. In alcuni casi serve effettuare un'ecografia della regione inguinale; in casi selezionati si ricorre ad una TC della parete addominale. Di fatto, l'ernia inguinale necessita l'intervento chirurgico poiché non regredisce nel tempo ma tende a peggiorare aumentando di volume. L'intervento consiste quindi nel riposizionare l'ernia fuoriuscita, ricostruire la parete addominale e posizionare una rete di rinforzo. È una procedura che può essere eseguita con tecnica tradizionale (aperta) oppure in laparoscopia. Purtroppo, non è possibile prevenire questa patologia in modo assoluto, soprattutto se sussiste una predisposizione familiare o congenita al problema. Ci sono, però, alcuni comportamenti ed accorgimenti che si possono adottare per prevenire i fattori di rischio: rinforzo dei muscoli addominali; dieta equilibrata ed esercizio fisico (non eccessivo); non fumare; tecniche e movimenti appropriati per il sollevamento pesi.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.