Segnalazione dall'Oggionese: carenza del farmaco Zarzio, introvabile in Lombardia

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Lo Zarzio, il farmaco utilizzato dai pazienti oncologici per aiutare la produzione dei globuli bianchi, sembra introvabile in Regione Lombardia. 

Questo prodotto consente alle persone di non interrompere il ciclo chemioterapico cui sono sottoposti: l’autorizzazione all’immissione in commercio, valida in tutta l’Unione Europea, è stata rilasciata dalla Commissione europea il 6 febbraio 2009. Il prodotto è stato sottoposto a studi che hanno dimostrato la comparabilità con il medicinale di riferimento, Neupogen. ''Zarzio è una soluzione iniettabile o per infusione (flebo in vena) in una siringa preriempita. Contiene il principio attivo filgrastim (30 o 48 milioni di unità)'' spiega l’European Medicine Agency.

Il farmaco, che può essere assunto soltanto dietro prescrizione medica, viene usato per stimolare la produzione di globuli bianchi in alcune situazioni tra le quali quella ''per ridurre la durata della neutropenia (bassi livelli di neutrofili, un tipo di globuli bianchi) e l’incidenza della neutropenia febbrile (neutropenia con febbre) in pazienti sottoposti a chemioterapia (trattamento antitumorale) citotossica (distruttrice di cellule)''. 

Una cittadina oggionese ha portato la sua testimonianza: ''Da qualche mese mio padre si sta sottoponendo a un ciclo di chemiopterapia per un tumore – ha raccontato – Lunedì scorso siamo andati in ospedale per la seduta: al termine ci hanno prescritto il Filgrastim e non il solito Zarzio. Ho scoperto dopo che il primo era il principio attivo e nemmeno così siamo riusciti a trovare nemmeno un farmaco sostitutivo''.

La donna ha cercato il prodotto sul territorio lombardo, senza successo: ''Ho chiamato nelle farmacie di Como, Lecco e Milano. Nulla, il farmaco è introvabile. Ho chiamato ad Alessandria, quindi in Piemonte dove è presente. Mi sono rivolta anche in Svizzera dove si trova nelle farmacie a un costo di 490 franchi''. 

La cittadina, dopo aver segnalato ad ATS e in Regione Lombardia l’impossibilità di trovare il farmaco, è riuscita a recuperare le due dosi necessarie per questa settimana. ''Sono riuscita a farmi recapitare due iniezioni nella farmacia dove avevo presentato la ricetta e confido di riceverle anche la settimana prossima. Sembrerebbe che nelle prossime settimane ne arriveranno 200 dosi e poi altre 3.000''.

Per questa volta, la cittadina ha risolto ma il bisogno del farmaco permane. ''La settimana prossima è un altro punto interrogativo. Quando ho capito che il farmaco era introvabile mi sono indignata perché parliamo tanto di eccellenza della sanità in Regione Lombardia e in questo caso ci troviamo davanti a una pessima caduta di stile. Non lo dico solo perché mio papà è ammalato. Mi piacerebbe che la Regione anziché ostentare tanto, guarderebbe quante cose brutte ci sono. Diciamo che in Italia, in Europa, non ti aspetti di dover tremare perché, mancando un farmaco, non sai se potrai fare la seduta chemioterapica successiva''.

Va detto che lo Zarzio non è l’unico farmaco introvabile. Nelle farmacie manca anche la Ciclosporina, un farmaco salvavita per chi è stato appena sottoposto a trapianti di midollo.
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