La poesia di Umberto Colombo/58: il flato è l'equilibrio del corpo

La presenza di gas a livello gastrointestinale. La poesia odierna proposta da Umberto Colombo di Garbagnate Monastero è sì leggera, divertente e scherzosa, ma non va persa di vista l’importanza che il flato ha per il nostro corpo. A proposito delle libere evasioni - poco impegnative ma estremamente salutari – del nostro corpo, c’è anche chi, su questo, vi ha costruito una carriera artistica: parliamo di Joseph Pujol che, più di un secolo fa, animava la vita notturna della Belle Époque parigina con uno spettacolo musicale a base di pernacchie. Nato a Marsiglia il 1 giugno 1857 in via degli Incurabili, dopo l’avvio al lavoro a 13 anni come garzone presso un fornaio, riuscì ad acquisire notorietà e a farsi strada nei teatri francesi grazie alla singolare maestria nel controllo dei muscoli addominali e sfinteriali che gli consentiva di emettere flatulenze a suo piacimento. Questa peculiare abilità gli valse l'appellativo di "le Petomane". I manifesti del Moulin Rouge, locale simbolo della musica, della danza e del divertimento dove Pujol fu ingaggiato per la sua abilità, titolavano: ''Le Petomane. L’unico artista che non paga i diritti d’autore''. 
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Umberto Colombo, in merito alla sua composizione, commenta con queste parole: ''Parlando del corpo umano non si possono dimenticare quegli accessori che, se pur nascosti per decenza, sono per tutti un equilibrio più che normale. Per ritrosia o per vergogna, quando se ne parla, mettiamo la mano sulla bocca, ma senza di loro ci troveremmo in un gonfio pallone''.

Il peto
 
Il peto dall’uomo sfugge perché compresso
la gioia del libero risuona come mortaio
scoppia la bolla di gas racchiuso in se stesso
ammorba e si sparge e molesta il vivaio
 
Qual fuoco è costante da rendersi tale
durare sì a lungo in veste acuta e odorosa
che rifiuta al cosciente un respiro normale
sì da alterare persino un profumo di rosa
 
Di questa potenza noi qui ne parliamo
sul tratto acuto e operoso di tale assorbo
vagliamo il ritratto ed insieme diciamo
quel lato del suono è aperto ad un sordo
 
Parlar di sozzura non porta ad un bel niente
dal peto si libera il gonfio profondo d’addome
vantaggia il riporto di vita vivace e ridente
è il resto del sorbito dopo il pasto e la colazione
 
rimuove il normale di ventre in libera azione
pulisce se stesso da acumi riposti ventrali
non teme ricorsi è in giusta e vivace ragione
il compito suo si concreta in forme teatrali
 
Mai visto e sentito un valor si importante
del brutto e del villano si gioca il giudizio
non valgon le scuse rimane solo il birbante
nessuno gli crede ma per altri è solo un servizio
 
Povero peto calpestato e screditato
nessuno confida del suo special valore
buttato con disprezzo e trascurato
ma il suo servizio è reso con onore
 
Umberto Colombo
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