La poesia di Umberto Colombo/61: i lustri che 'se ne vanno' ed un richiamo al compleanno

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Il genetliaco offre ogni anno un'occasione di riflessione e, con il passare degli anni, si accumulano esperienza e saggezza, offerte dalla vita, insieme a tanti bei ricordi nei quali è bello cullarsi soprattutto nei momenti di sconforto, per ricordarsi della strada ormai fatta sul cammino dell’esistenza.
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''Ognuno di noi gode di una giornata particolare che segna l’andazzo della vita – è il commento di Umberto Colombo - Infatti ogni piccolo nato riceve in eredità una clessidra a tempo andante, dove anziché della sabbia in una delle bocce, sono racchiusi dei piccoli frutti di arancia temporale, con solo cinque spicchi, che maturando piano piano ne rilasciano uno all’anno e che cadendo nella boccia inferiore si assommano via via al tempo maturato. Oggi non so dire se, allargando le spalle, mi sento gioioso o meno, certo che qualcosa funziona, la conta degli spicchi''.
Cogliamo l’occasione per gli auguri di buon compleanno a Umberto Colombo che proprio oggi, sabato 3 febbraio, ha compiuto 90 anni. Un traguardo di tutto rispetto: vien da dire, dev’essere che la forma poetica fa bene all’uomo.

 I lustri passano e se ne vanno
Oggi compio 18 lustri, ma sono passati in fretta
Mi sento mi guardo e mi ricordo da bambino
Forse gli anni son trascorsi non certo per disdetta
Ma piano piano nella storia mi son trovato chino
 
La scuola la pace la guerra i partigiani e il soldato
Sono faccende che han girato qui sulla terra
Le vedo le ricordo mi sento stranamente lodato
Ma il tutto ciò l’ho sempre messo fermo in serra
 
Se cerco nel passato nelle mie sante memorie
Non trovo di certo nemmeno un grande vissuto
Sono nato ho giocato ho studiato e ho lavorato
Questo è in teoria legato tristemente all’accaduto
 
Però nei riflessi mi trovo contento e realizzato
Non ho grandi imprese che devo raccontare
Ho fatto del mio meglio e fin qui sono arrivato
Di tutto e di tutti ho rivolto lo sguardo al Fato
 
Ecco una storia che non è e non sarà una storia
Ho girato per il mondo ho conosciuto della gente
Ho viaggiato in treno in nave in aereo mai nella gloria
ho scritto ho pitturato ho lavorato di mente
 
ma il tutto passa ed è passato e non resta niente
la vita di ieri e di oggi è come leggere un giornale
giorno per giorno cambia ma non è mai riverente
ho fatto una ditta l’ho l’disfatta ma resta il fanale
 
ho insegnato ho parlato ho amato sono stato stimato
amo la musica la poesia gli scritti e le sue opere
ma gli appunti sono strusciati e non vincono un primato
saranno guardati accartocciati e buttati in un paniere
 
la vita corre e passa e se ne va come un soffio di chimera
il cielo le stelle il creato la luna poi l’inferno o il paradiso
di ciò che siamo stati resterà ben poco nella atmosfera
oggi viviamo cantiamo lodiamo amiamo con un sorriso
 
 Umberto Colombo
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