Un’infinita catena di solidarietà e un’esperienza unica, che ha lasciato nel cuore di tutti un segno indelebile.
Sono da poco tornati a casa i ragazzi de “I Ginsong”, la compagnia teatrale nata circa tre anni fa e che conta più di una trentina di componenti provenienti da tutto il meratese.
Dopo aver calcato numerosi palcoscenici in tutto il territorio, dal 22 al 25 aprile “I Ginsong” hanno scelto di esibirsi su un palco speciale: quello di Norcia e Camerino, paesi colpiti dal terremoto lo scorso anno.


Matteo Vicentini
A raccontare l’esperienza, che ha permesso ai ragazzi non solo di esibirsi ma anche di portare aiuti alle popolazioni terremotate e di stringere con loro un gemellaggio, sono stati proprio gli stessi attori, giovedì sera, a Valaperta di Casatenovo.
“Abbiamo organizzato questa serata per ringraziare chi ci ha supportato. Ogni aiuto è stato essenziale. Grazie all’infinita catena di solidarietà che abbiamo costruito insieme siamo riusciti a devolvere 7500 euro a Norcia e 5000 a Camerino, oltre al materiale scolastico donato ai bambini” ha spiegato Matteo Vicentini, uno dei membri della compagnia.
“Siamo nati tre anni fa e siamo un grande cuore e una grande famiglia: quello che facciamo è per volontariato e stare assieme” ha aggiunto Marco Giani, uno dei registi insieme a Edelweiss Colombo.

Marco Giani

L'assessore Daniele Lorenzet
La serata è stato un vero e proprio reportage del viaggio: grazie ad alcune immagini commentate, gli attori hanno mostrato i momenti salienti di un’esperienza a 360 gradi.
“Appena arrivati a Norcia abbiamo visto le case distrutte, la devastazione e un gran silenzio, ma anche tanta voglia di rimettersi in gioco. Di notte abbiamo dormito in un tendone: c’era un gran freddo ma eravamo assieme e pensavamo a chi, tutte le notti e non solo una, deve dormire in quelle condizioni”. Prima a Norcia, poi a Camerino: dopo aver consegnato il materiale scolastico, gli attori sono saliti sul palco del tendone, mettendo in scena il musical “Pin Pun Pan”, davanti ad una platea di bambini entusiasti.
“Siamo arrivati alla quattordicesima replica ma è stato come esibirci per la prima volta: le loro risate ci hanno aperto il cuore e cancellato la fatica. I genitori ci hanno ringraziato per aver restituito il sorriso ai bambini: è una cosa così genuina e non dovrebbe mai mancare”, hanno proseguito i ragazzi, raccontando – sulle note di Domani di Artisti Uniti per l’Abruzzo - di un’ospitalità genuina da parte di chi, anche se ha perso tutto, non perde la speranza nel futuro.

Paolo Giani ed Edelweiss Colombo

“Ho vissuto con loro parte di questa esperienza e devo ringraziarli. Dopo il terremoto, bisogna portare tutto alla normalità e tutti devono rientrare nelle loro case. Gli italiani sono un popolo di santi, poeti…e anche di volontari. Solo insieme si riesce a far tornare la terra vivibile”, ha affermato l’assessore del comune di Osnago Daniele Lorenzet.

Andrea Mandelli e Sara Biollo

Poi, Paolo Giani e la regista Edelweiss Colombo hanno ringraziato tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa esperienza: il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro, Alberto Allegrini e Franco Arcuti, ideatori di We Are Norcia, lo storico Giobbe Furi, Roberto Canali de “La Mulattiera”, il G.A.S di Sulbiate, il comune di Osnago con il sindaco Brivio, l’associazione Il Pellicano” e “Io per Osnago”, gli istituti scolastici del comprensorio di Cernusco Lombardone, Carnate e Olgiate Molgora e il Consorzio TerreAlte di Lecco, e tantissimi altri. “Si è creata una vera e propria sinergia tra Nord e Centro Italia, anche grazie all’amministrazione comunale. I terremotati ci hanno detto che uno degli ostacoli più grandi è la burocrazia”, ha spiegato Paolo Giani.


“Tante gocce hanno formato un oceano: fino all’ultimo tanti ci hanno consegnato materiale o aiuti”, le parole di Edelweiss Colombo. A concludere la serata è stata la lettura, da parte dei Andrea Mandelli e Sara Biollo, delle testimonianze scritte da tutti i partecipanti, per descrivere la bellezza e la fatica dello stare insieme, in un’esperienza che ha permesso “di restituire un pizzico di magia a luoghi che probabilmente ne avevano dimenticato la potenzialità. Questa esperienza ha reso la nostra unione più forte perché fare del bene fa bene” hanno concluso i ragazzi, prima del rinfresco finale, invitando tutti coloro che fossero interessati a collaborare al nuovo musical in cantiere.
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