"E' prevista l'istituzione di un fondo strutturale di 100 milioni di euro, di cui 10 per il 2017 e 15 per ogni annualità dal 2018 al 2023 da utilizzare nell'ambito di un piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Questi 100 milioni di euro stanziati devono essere considerati l'inizio di un percorso, l'inserimento nel bilancio dello Stato di un capitolo di spesa che dovrà essere rifinanziato".
"La missione della legge è garantire ai cittadini i servizi e l'innovazione indispensabili per vivere nel nostro tempo anche nei piccoli centri, nelle aree interne, rurali e montane, evitandone lo spopolamento e l'abbandono. Sarà favorita la riqualificazione dei centri storici attraverso semplificazioni per il loro recupero, anche con la conversione in alberghi diffusi, l'efficientamento energetico del patrimonio pubblico, la connessione alla banda ultra-larga e l'accesso ai servizi ambientali, scolastici, sanitari, socio-assistenziali, postali, nonché il miglioramento dei trasporti e della viabilità".
"Tra le novità introdotte importante sottolineare anche il sostegno per l'artigianato digitale e le produzioni agroalimentari di qualità attraverso mercati locali e filiera corta: i piccoli Comuni racchiudono una parte indispensabile del patrimonio italiano e custodiscono le eccellenze del nostro sistema produttivo e agroalimentare con oltre 400 mila imprese agricole. Sostenerli significa tutelare la loro funzione di presidio territoriale e tutelare l'identità del nostro Paese" conclude la deputata. "Un'inversione di tendenza storica verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile".