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Scritto Giovedì 08 febbraio 2018 alle 12:52

Viganò: scambio generazionale tra anziani e bambini grazie al progetto TOY della RSA

E' sotto gli occhi di tutti come in Italia e negli altri paesi europei, sia in atto un processo di progressiva separazione tra anziani e bambini all'interno di ogni comunità locale. Non si può dire che siano altrettanto conosciute le iniziative volte ad arginare questo crescente divario. Infatti, con il sostegno della Commissione europea e di alcuni partner associati, sono stati finanziati e intrapresi dei progetti di apprendimento intergenerazionale che favoriscono l'incontro di persone di varie età, che appartengono a generazioni diverse e che, svolgendo insieme alcune attività pratiche, arrivano a capirsi meglio e a divertirsi sotto molti punti di vista.

Alcune immagini delle iniziative portate avanti in Casa di riposo alla presenza dei bambini della scuola materna di Barzanò

Un esempio tangibile di cosa significa effettivamente "apprendimento intergenerazionale" sul nostro territorio, viene offerto da ormai quattro anni dalla collaborazione congiunta tra la Casa di riposo Fondazione Nobili di Viganò e la Scuola Materna Primavera di Barzanò, grazie ad un ciclo di attività che vedono protagonisti gli ospiti della struttura e i bambini. In particolare, si tratta dell'istituzionalizzazione di alcuni periodici incontri tra queste due diverse generazioni che avvengono all'interno della Casa di riposo e vedono coinvolti un gruppetto di 5 o 6 bambini che entrano in contatto con gli anziani e svolgono con loro alcuni lavoretti che mirano proprio ad incrementare l'opportunità di scambio tra due fasce d'età così apparentemente opposte l'una rispetto all'altra. Il progetto è nato nel contesto di un workshop di Retesalute nel 2014, in cui l'attuale coordinatrice della scuola materna, Patrizia Colombo ha proposto con il dottor Frigerio la realizzazione di un centro diurno anziani nella struttura dell'asilo di Barzanò proprio al fine di creare uno spazio di condivisione e incontro per bambini e anziani.


L'idea originaria si è poi sviluppata in un modo diverso, anche grazie al gruppo animazione della Casa di riposo, e in particolare al ruolo dell'animatrice Betty Lazzarotto, che ha promosso attivamente il progetto europeo conosciuto come "TOY". Proprio quest'ultimo ha trovato piena attuazione nella sinergia tra le due strutture grazie anche all'impulso del presidente della Casa di riposo e rappresenta ancora oggi una proposta europea che è riuscita ad avere presa diretta e concreta sulle personalità dei soggetti coinvolti. Nello specifico, TOY è l'acronimo di "Together Old and Young" e si pone l'obiettivo di creare maggiore integrazione tra bambini fino a 8 anni di età e adulti oltre i 55, creando momenti di incontro in cui i bambini possono trasmettere ai senior la capacità di guardare con occhi nuovi alla realtà mentre i senior insegnano ai più piccoli alcuni saperi tecnici e valoriali.


Durante l'anno scolastico vengono scelte diverse sezioni della scuola dell'infanzia che prenderanno parte al progetto e ogni martedì, un piccolo gruppo di bambini trascorre alcune ore all'interno della Casa di riposo, assistiti dagli animatori e dalle insegnanti che predispongono annualmente un ciclo di attività che possono comprendere la realizzazione di cibi tradizionali o sali aromatizzati, l'allestimento di mostre tematiche, attività pratiche di semina e coltivazione fino alla visione e condivisione di foto, video e racconti.

Prima da sinistra la coordinatrice Patrizia Colombo

"Il progetto nasce soprattutto dalla volontà di unire due generazioni così lontane nel tempo che attraverso l'incontro, la condivisione di attività pratiche e il dialogo spontaneo entrano in contatto, conoscendosi sotto una molteplicità di aspetti diversi. Non è raro osservare durante questi incontri come alcuni anziani manifestino capacità e desideri prima latenti che emergono proprio nel contatto con i bambini, con la loro creatività e con la loro disinvoltura nell'avvicinarsi attraverso gesti e parole che adulti di età di mezzo nasconderebbero dietro il velo della compostezza e del decoro. A loro volta, i bambini hanno la capacità di andare oltre l'apparente ostacolo del divario generazionale, mettendo da parte imbarazzo e vergogna, e creando un'atmosfera di sincero ed autentico coinvolgimento in cui le difficoltà del dialogo vengono superate con l'allegria e la spontaneità" le parole della coordinatrice della scuola materna, Patrizia Colombo.

Alcune concorrenti del Festival canoro, al quale hanno partecipato Carla Magni,
Michela Ghezzi, Luigia Sironi, Maria Brivio, Angela Scaccabarozzi e il vincitore Stefano Crippa

L'obiettivo educativo infatti, è proprio uno degli elementi fondanti del progetto TOY, che vuole proprio essere la dimostrazione che questo scambio reciproco tra bambini e anziani è fonte di arricchimento personale su entrambi i fronti e non deve essere sottovalutato all'interno delle dinamiche formative delle due strutture, poiché anche attraverso piccoli oggetti e semplici attività è possibile mettere in contatto due mondi diversi e contribuire alla loro reciproca crescita e influenza stimolante. Concretamente, bimbi e anziani non si limitano a produrre oggetti e creazioni particolari ma fissano ogni esperienza con un ricordo materiale che viene portato presso la scuola materna e usato come giocattolo o semplicemente come simbolo di quel determinato incontro al fine di non far cadere le sensazioni e le emozioni associate a quel momento nel "dimenticatoio", vanificando una preziosa opportunità di crescita e arricchimento. Testimonianza importante della visita dei bambini presso la struttura di Viganò sono una serie di cartelloni appesi alle pareti dei corridoi, sui quali sono incollate foto ricordo e di gruppo che rievocano le varie esperienze formative di bambini e anziani e contribuiscono ad accrescere la voglia di partecipare e di essere coinvolti da parte degli ospiti della Casa.


Le iniziative del progetto TOY svolgono inoltre un ruolo sociale molto importante sotto il profilo istituzionale, cercando di arginare alcune situazioni di disagio riscontrabili all'interno di ogni comunità; le persone anziane, infatti, vivono generalmente più a lungo ma spesso vivono isolate dal resto della famiglia a causa di migrazioni o disgregazioni del nucleo famigliare, mentre i bambini crescono in famiglie più piccole e hanno sempre meno opportunità di contatto con generazioni diverse. Fondamentale in questa prospettiva di integrazione e inclusione quindi è la proposta portata avanti dalla scuola materna di Barzanò e dalla Casa di riposo, dove le animatrici, Miriam Mauri, Paola Toninelli e Betty Lazzarotto hanno riconosciuto il positivo impatto sull'umore e sulle emozioni degli anziani ospiti della struttura. Un'esperienza che persegue principalmente cinque obiettivi: l'incontro come occasione per costruire nuove relazioni; il miglioramento della coesione sociale; la custodia e la trasmissione del patrimonio storico e culturale; il riconoscimento del ruolo dei nonni; la promozione di processi di apprendimento che coinvolgono bambini e senior.


Tra le iniziative anche il festival di Sant'Apollonia andato in scena ieri pomeriggio: ne è uscito vincitore proprio un bambino della scuola materna, Stefano Crippa che, accompagnato dai compagni della sezione blu, ha cantato il brano ''La preferenza''.
Gli anziani sono un collegamento vitale con il nostro passato, riescono a dare ai bambini un senso di identità e di prospettiva storica, a loro volta i bambini ridanno speranza e vigore anche a coloro che si sentono più soli rilanciando la possibilità di non offuscare la memoria storica di una comunità e di riaprire il dialogo, la comunicazione, l'ascolto e il sostegno reciproco.
Martina Besana
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