I lavori della 65° assemblea di Avis Costa Masnaga, che comprende i paesi di Bulciago, Costa Masnaga, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Sirone e Rogeno, si sono tenuti venerdì 9 febbraio presso la sala consiliare di Garbagnate Monastero. Anche quest'anno l'associazione è cresciuta e ben 69 persone hanno deciso di entrare a fare parte di questo gruppo, attraverso i diversi canali di comunicazione messi a disposizione: il numero fisso con la segreteria telefonica, la mail, un cellulare per inviare messaggi, la pagina dedicata sul più noto dei social newtork.

Da sinistra il direttore sanitario dr.Sergio Cattaneo, il sindaco Sergio Ravasi e la presidente Lucia Mevio
La presidente Lucia Mevio ha cominciato la relazione morale con un obiettivo.
"L'impegno è quello di allargare il gruppo, aggregare persone nuove che possano continuare con entusiasmo e impegno a guidare la nostra associazione, anche se sappiamo tutti che trovare nuove persone non è cosa facile ma certamente indispensabile".
Sono subito seguiti i ringraziamenti, ai volontari che ogni settimana mettono il loto impegno, a quelli che presenziano in occasioni delle manifestazioni e a quelli che, con una decina di incontri di "Educazione alla salute e alla solidarietà", presenziano nelle scuole e che quest'anno hanno incontrato 350 alunni.


A fronte dei nuovi iscritti di cui parlavamo in apertura, sono state registrate 71 cancellazioni: 3 per età, 9 per motivi sanitari, 1 per decesso, 8 aspiranti dichiarati non idonei, 10 trasferiti ad altra sezione e 40 per ragioni personali.
"E' sempre alto il numero di chi smette di donare con motivazioni personali: i problemi di rapporto all'interno del luogo di lavoro, i contratti con poche garanzie, le trasferte all'estero che non permettono il rispetto delle sospensioni indicate sono le motivazioni sempre più spesso all'origine del ritiro delle persone. La possibilità di avere qualche sabato trasfusionale in più o per lo meno di avere i sabati attuali a orario completo potrebbe aiutare a non perdere per strada risorse preziose" ha suggerito la presidente rivolgendosi soprattutto al presidente provinciale Grassi.
Alla fine del 2017 la comunale contava comunque 1.128 soci attivi, in crescita di 19 unità. A fine anno 39 socie erano ferme per gravidanza o allattamento, altre14 persone erano ferme per motivi sanitari e 50 per motivi personali: globalmente Avis ha contato su 100 donatori in meno.


Le donazioni, invece, sono così ripartite: 1.831 di sangue e 186 di plasma.
"Il numero complessivo di sacche donate è inferiore di 59 unità rispetto allo scorso anno, ma non è un risultato negativo. Siamo soddisfatti di aver contribuito nel modo migliore che ci è stato possibile alla raccolta di sangue e plasma, nel tempo e nel rispetto della quantità richiesta dalla programmazione: in questo modo le risorse prelevate sono sicuramente andate a buon fine, hanno aiutato dei malati, nulla è andato sprecato. Lo scorso anno non è mai stata sospesa una seduta operatoria e curati tutti i malati di Lecco. Dobbiamo essere orgogliosi di aver fatto questo e di non avere buttato via sacche di sangue" ha proseguito la Mevio.
Quanto alla composizione del sodalizio, lo scorso anno c'erano 426 femmine (erano 419 nel 2016) e 702 maschi (a fronte di 690 nell'anno precedente. Rispetto alle fasce di età, sono aumentati i donatori che vanno dai 46 anni in su mentre sono diminuiti, anche se di poco, i più giovani. Seguendo le disposizioni di Avis nazionale per tutelare maggiormente i ceppi indoeuropei, asiatici e africani, Avis ha accolto 1 cittadino indiano, 2 iraniani, 2 cinesi, 1 filippino, 2 del centro America, 1 del Libano, 2 del centro Africa, 2 rumeni, 4 albanesi, 15 marocchini.


Sono nel frattempo proseguiti gli impegni su altri fronti: il progetti di prevenzione per uomini e donne, le serate sanitarie, la donazione di testi scientifici al sistema bibliotecario provinciale, il progetto "cresciamo insieme" all'interno degli asili, la festa in occasione della giornata mondiale del donatore e la giornata del donatore con la consegna delle benemerenze. Questi obiettivi di promozione proseguiranno anche quest'anno (per vedere tutti i progetti clicca qui).
Anche i conti di Avis Costa sono in salute. Nel bilancio consuntivo 2017, tra le entrate la voce più importate è quella dei proventi dall'attività trasfusionale proveniente da strutture ospedaliere pubbliche (44.885 euro), mentre la voce principale delle uscite (complessivamente di 46.611 euro) è la propaganda (25.667 euro, oltre a 2.096 per il progetto di prevenzione al femminile). Le spese generali d'ufficio si sono ridotte dal 9% al 7%. Per il 2018 sono previsti 44.500 euro dall'attività trasfusionale e uscite per 44.538 euro, tra cui figurano 6.000 euro per i progetti di prevenzione e 24.259 euro per la propaganda.


"Complimenti perché siete davvero una bella entità che fa parte della provinciale" ha commentato al termine il presidente provinciale Giorgio Grassi.
"Sono avvisino da 38 anni, da quando ho raggiunto la maggiore età. Mi sono iscritto con Felice Panzeri, a cui sono stato legato e co-fondatore dell'Aido di quella sezione. Ho cambiato sezione per motivi personali e sono contento di far parte di una realtà così attiva" ha dichiarato il sindaco Sergio Ravasi.
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