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Scritto Lunedì 12 marzo 2018 alle 19:17

Barzanò: ad un passo dalla pensione, il comandante della PL Antonio Sberna ripercorre i suoi 40 anni di servizio in paese

Il comandante Antonio Sberna
Il prossimo 31 marzo si congederà dal servizio con quarant'anni esatti di carriera alle spalle, tutti trascorsi indossando la divisa di vigile. Per il comandante della Polizia locale di Barzanò, Antonino - detto Antonio - Sberna, il traguardo della pensione si avvicina inesorabile.
Originario di Erba dove è nato (da papà siciliano e mamma milanese) e ha iniziato la propria attività professionale come meccanico, è bastata la partecipazione ad un concorso pubblico presso il Comune di Barzanò, poi vinto, a dare il via al suo longevo percorso nella pubblica amministrazione, durato ben quattro decenni.
Una lunga esperienza professionale, tutta barzanese, che il comandante Sberna ha accettato di ripercorrere insieme a noi, ad una manciata di settimane ormai, dalla sua conclusione.
"All'inizio non ci pensavo proprio a fare il vigile - ci ha spiegato - anzi, diciamo che non era affatto un mio sogno. Un amico di mio padre però, mi teneva costantemente aggiornato sulle date dei concorsi e un giorno mi parlò di quello indetto dal Comune di Barzanò. Incuriosito, nel dicembre 1977 decisi di provarci e mi andò bene".
Il 6 aprile dell'anno successivo iniziò quindi la sua avventura barzanese: il Comune all'epoca era sicuramente molto diverso rispetto ad oggi. Innanzitutto, gli abitanti erano poco più di 3mila, rispetto ai circa 5mila presenti oggi; l'organico in forze presso il municipio poi, allora guidato dal sindaco Colzani, era piuttosto esiguo.

Sberna con il collega Giovanni Violante. Sotto a cavallo durante una sfilata per il gemellaggio
e in Via Garibaldi durante l'abbattimento del complesso ex Bottegone


"All'inizio ero il classico vigile urbano, con molte meno funzioni e compiti rispetto a quelli attuali. Una specie di factotum, un po' come il messo comunale di oggi. Io subentrai all'agente Pizzagalli, affiancando il collega Enzo Bianchi, che rimase con me per circa un anno. Poi si alternarono almeno tre, quattro colleghi fino al 2007, quando arrivò l'agente Biagio Gallo con cui condivido l'ufficio ancora oggi'' ha aggiunto il comandante della Polizia locale barzanese. ''Oggi invece il vigile è un vero e proprio ufficiale di polizia giudiziaria, con maggiori competenze, tra cui le indagini e gli interrogatori delegati all'occorrenza dalla Procura''.
Diverse anche le amministrazioni con le quali Sberna ha dovuto confrontarsi in questi anni: i sindaci Franco Colzani, Giuseppe Aldeghi, Franco Godina, Franca Colombo e l'attuale primo cittadino Giancarlo Aldeghi.
Tantissimi i ricordi che il comandante si porterà con sè dell'esperienza professionale vissuta a Barzanò in questi quarant'anni.

 

La targa assegnata a Sberna (nella foto con alcuni colleghi) nel 1992
a seguito del grave infortunio sul lavoro di cui fu protagonista

Su tutte il grave incidente di cui fu suo mal grado protagonista nel 1992. "Mi ricordo che ero in Via Garibaldi con l'allora collega Mercedes Farina. Vidi un ragazzo a me noto, che stava impennando con la sua moto a tutta velocità. Dopo aver forzato il primo posto di blocco, mi è venuto addosso, facendomi fare un volo che mi ha scaraventato a 15 metri di distanza, fino alla cappella della Madonnina. Mi hanno portato all'ospedale temendo il peggio: sono rimasto in convalescenza per tre mesi" ci ha detto.
Oltre a questo grave episodio, molte sono state le soddisfazioni ottenute negli anni, come ad esempio l'arresto di uno scippatore, colto in flagranza di reato mentre stava derubando due donne in Via Garibaldi.

Alcune immagini più recenti: con il maresciallo Stefano Toro (CC Cremella)
e il collega Biagio Gallo. Sotto con alcuni volontari comunali e il sindaco Aldeghi


''Gli ho intimato l'alt: sono subito riuscito a fermarlo e ad arrestarlo. Rimase per diversi mesi in carcere a Pescarenico. Lo rividi qualche tempo dopo al mercato del giovedì: aveva finito di scontare la sua pena. Mi si presentò davanti per ringraziarmi perchè dopo quell'esperienza riuscì a riabilitarsi, trovando la sua strada anche

dal punto di vista professionale''
ha aggiunto il comandante barzanese, ricordando poi i numerosi sequestri di merce da parte di ambulanti abusivi effettuati tra le bancarelle del giovedì, gli ''accattoni'' allontanati e l'auto rubata carica di refurtiva fermata a San Feriolo mentre era in pattuglia con l'allora collega Giovanni Violante.
In tempi più recenti invece, come non ricordare il blitz in un appartamento in frazione Torricella che aveva consentito di portare alla luce la presenza di una decina di cittadini/lavoratori di nazionalità cinese irregolari sul territorio italiano.
Tra le tante soddisfazioni, non manca nemmeno qualche rimpianto, o meglio qualche pagina di questa lunga storia che avrebbe potuto avere un esito diverso, su tutte la convenzione di Polizia locale associata con altri quattro comuni del territorio, avviata nel 2013, poi parzialmente sciolta a seguito della decisione di Barzago e Sirtori di mantenere i propri agenti sul loro territorio. Una scelta che sembra intenzionato ad assumere a breve anche il Comune di Viganò.
''Purtroppo con pochi uomini non è possibile garantire al meglio i servizi: ci si deve limitare all'ordinario. Bisognava cercare di potenziare l'organico quando c'erano le condizioni per poterlo fare'
' ha aggiunto Sberna che si congederà dal servizio di Polizia locale, ma non da Barzanò.
''Qui abitano i miei amici e ci ho vissuto anche io con la mia famiglia per dieci anni. Ho già detto ai volontari della Pro loco che sono pronto a dar loro una mano da esterno. Questo paese è sempre stato il mio mondo e continuerà ad esserlo'' ha concluso il comandante.
Gloria Crippa
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