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Scritto Martedì 03 aprile 2018 alle 19:11

Nibionno: fingendosi dipendente Asl aveva truffato alcuni anziani. In udienza li risarcisce

Indossando il camice bianco con agganciato il tesserino da dipendente Asl, bussava alla porta di anziani soli, chiedendo un contributo economico per l'acquisto di articoli sanitari: carrozzine, pannolini e altro ancora. Per questi episodi, avvenuti nel corso del 2013 a Barzanò, Oggiono, Rogeno, Malgrate e Galbiate, è finito a processo con l'accusa di truffa Nicolas Morano, nibionnese 34enne già noto alla giustizia.
Ammonta a circa 600 euro la somma che l'imputato sarebbe riuscito a farsi consegnare, approfittando della buona fede degli anziani - sette complessivamente - che erano caduti nella trappola tesa dal giovane. Soltanto in un caso la truffa non era andata a buon fine.
Stamani in tribunale a Lecco sono sfilate tre delle vittime che hanno accettato di ritirare la querela sporta all'epoca dei fatti ai carabinieri, in cambio della restituzione del denaro sottratto loro da Morano. A questo proposito il difensore dell'imputato, l'avvocato Angelo Bianchi del tribunale di Como ha annunciato la disponibilità del proprio assistito a risarcire il danno cagionato alle anziane vittime. Uno dopo l'altro ha quindi restituito ai tre anziani la somma che era stata loro sottratta: 100, 138 e 140 euro rispettivamente.
Dopo aver rivolto un pensiero - e metaforicamente pure una preghiera - ai truffati che sono venuti a mancare, il giudice Enrico Manzi ha indicato poi la procedura che il codice impone di seguire per rifondere gli eredi.
Con la remissione della querela da parte delle vittime, il procedimento penale si avvia verso la strada dell'estinzione. Sono stati quindi congedati stamani i testi citati dal pubblico ministero Mattia Mascaro, ovvero gli operanti delle stazioni di Cremella, Oggiono e Costa Masnaga, che nel raccogliere le denunce da parte delle vittime si erano poi occupati delle indagini che avevano consentito di risalire al nome dell'imputato.
Prima però vanno risarciti tutti gli anziani a suo tempo truffati da Morano. Per questa ragione il giudice Manzi ha rinviato il procedimento al prossimo 6 novembre; in quella sede saranno infatti verificate le condotte riparatorie da parte della difesa.
G.C.
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