Mara Fumagalli è campionessa italiana nella specialità Marathon di mountain bike (MTB). L'Assietta Legend che si è disputata domenica 1 luglio a Sestriere ha incoronato regina del podio la 31enne garbagnatese.

1.500 i partecipanti - sia professionisti che amatori con percorsi differenti - alla competizione che si è sviluppata su un tracciato di 93 chilometri tra le montagne che separano la Val Chisone dalla Val Susa, con alcune variazioni rispetto al percorso dello scorso anno: nella parte iniziale è stato inserito il sentiero del Mendia, mente al termine del circuito ad aspettare i biker c'era un'altra salita sul Monte Fraiteve a 2.700 metri d'altitudine. Il tracciato prevede metà percorso su asfalto e metà su sterrato.
Si tratta di una gara piuttosto impegnativa dal punto di vista tecnico perchè in alta quota: la partenza è a Sestriere che si trova a 2.035 metri d'altitudine ma, durante il percorso, si arrivano a sfiorare i 3.000 metri e dunque bisogna combattere contro altri tipi di ostacoli. Ostacoli che non hanno fermato la garbagnatese.

Mara, da dieci anni in sella alla bicicletta di cui sette da professionista, gareggia oggi per la Focus XC Italy team, sia come Marathon sia come cross country, specialità per la quale avrà un importante gara a Pila, in Valle D'Aosta, tra due settimane. "Non me l'aspettavo perché avevo preparato altre corse, però è una vittoria importante. Trattandosi di una gara secca, non avevo fatto pronostici perché in quei casi può succedere qualsiasi imprevisto e la competizione è subito compromessa. E' la prima volta che vinco un campionato italiano da professionista: ancora oggi non ho ben realizzato, ci vorrà del tempo" ci racconta mentre è già in sella alla bicicletta per l'allenamento quotidiano e la preparazione alla Dolomiti Super Bike in programma sabato 6 luglio a Villabassa.
Mara ha tagliato il podio dopo 5 ore e sei minuti, in solitudine, seguita dall'avversaria che l'ha distaccata di 13 minuti.
"L'ultima ora di gara è stata davvero difficile. Ho proseguito perchè conoscevo il percorso, anche se ormai non sentivo più le gambe. Devo dire che sono stata brava a prendere la scia giusta all'inizio, sul tratto pianeggiante, quando ho seguito un gruppo di amatori e ho preso vantaggio. Ho guadagnato molto in quel frangente, poi ho semplicemente gestito la gara regolarmente mantenendo il mio vantaggio: nella fase finale la stanchezza iniziava a farsi sentire per tutte ma, avendo preso un buon margine all'inizio, sono riuscita a restare davanti" ha concluso la campionessa italiana.
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