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Scritto Mercoledì 24 ottobre 2018 alle 17:27

Sirone: il 3 maxi concerto in ricordo della fine della guerra

“L’eco delle nostre storie” non è un concerto tour court. È molto di più: è un evento che unisce musica, canto e teatro, con le due voci narranti. Vuole essere un modo, attraverso la ricerca di un messaggio attuale, per parlare con le giovani generazioni e provare a offrire loro un’occasione di riflessione.
In occasione del centenario del primo conflitto mondiale e a conclusione dell’anno di lavori dei comuni di Garbagnate Monastero, Molteno, Sirone e Rogeno e dei gruppi alpini di Sirone e Garbagnate, i corpi musicali Santa Cecilia di Molteno e Sirone si uniranno al Chorus Sancti Caroli di Sirone, diretto da Arianna Cagliani, per proporre un momento a cavallo tra passato e presente.

Rappresentanti della banda di Sirone, Molteno e del coro di Sirone


L’idea del concerto è nata dalla consapevolezza di aver rotto il legame diretto con il passato: tutti i testimoni del primo conflitto bellico sono ormai venuti a mancare e i loro racconti vengono trasmessi dai figli ai nipoti, ma sono solo una voce indiretta. Si sente però ancora la necessità di affidare alle nuove generazioni il compito di ricordare.
Oltre ai fatti storici, alle immagini, ci sono i nomi di coloro che hanno sacrificato la loro vita, interminabili elenchi a cui si è voluto dare voce. “Abbiamo cominciato la nostra ricerca nei diari, nei romanzi, nelle poesie delle trincee, nelle cartoline e nelle lettere, negli stessi cimiteri di guerra, che in qualche modo custodiscono “l’eco” di moltissime storie. Abbiamo trovato indicibili sofferenze e indescrivibili orrori, paura, stupidità, crudeltà, solitudine, ma soprattutto il coraggio, che alla fine abbiamo deciso di provare a raccontare” ha spiegato Laura Sala in rappresentanza del gruppo organizzatore. Grazie a due voci narranti dell’associazione Lyra Teatro (Yasmine Mamprin e Mauro Vaccari) si proveranno a raccontare la prima guerra mondiale e il parallelismo con il mondo contemporaneo, ancora costellato da tragedie come dimostrano i fatti internazionali. Verrà data voce ai combattenti di tutto il mondo per richiamare la globalità del conflitto e si parlerà del coraggio negli animali, nei bambini, negli uomini in trincea e nelle donne a casa, nei civili coinvolti nel conflitto. “Speriamo si riuscire a consegnare alle persone sedute in sala il coraggio. Non potremo spiegare il senso di quello che è accaduto, il perché un’intera generazione sia stata sacrificata. Era davvero inevitabile e necessario? Quale conquista può valere un prezzo tanto alto? Non abbiamo trovato un vero finale, che lasciamo volutamente aperto. Non abbiamo risposte per nessuno. Rimarranno solo una galleria di volti, interpretati graficamente nella locandina realizzata da Karem Rusconi e questi soldati contemporanei, che salgono verso una croce del ’14-’18 a ricordarci che la guerra non è finita. Almeno non per troppe persone nel mondo” ha proseguito.

La musica sarà protagonista della storia, come ha spiegato il direttore della banda di Sirone, Francesco Mozzanica che guiderà il concerto insieme al collega Ezio Pirovano, maestro della banda di Molteno: “Gli autori proposti infatti hanno, in un loro modo intimo o grandioso, raccontato di forti sentimenti, di disperazione, di amore, di dolore e di speranza. Abbiamo cercato brani da inserire che utilizzano un linguaggio verbale adatto ai giovani e un linguaggio musicale più vicino alle loro esperienze”. Da qui le scelte di John Denver, due brani di Michael Jackson (“Thriller”, “Heal the wolrd”) e uno, “La musica della notte” tratto dal musical "Fantasma dell’opera”.
Il coro invece proporrà “You raise me up” come negazione della brutalità della guerra, il salmo 150 e “There will be rest” di Frank Ticheli, brano selezionato per il 75° “The Midwest Clinic” di Chigago in programma il 17 dicembre per commemorare i caduti della prima guerra mondiale.
L’appuntamento è per sabato 3 novembre alle 20.45 presso il teatro San Carlo di Sirone.
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