In via Matteotti a Sirone e su via 25 aprile, da quattro giorni non funzionano i lampioni di illuminazione su tutta la via per la caduta di una pianta che ha rotto il cavo (per fortuna non ha coinvolto nessuna persona). La viabilità è stata ripristinata da tre cittadini e da un carabiniere quattro persone di buona volontà.

È una strada stretta, non esiste il marciapiede, molto trafficata da macchine e autotreni: in questa via abitano circa 30 famiglie che usufruiscono di questa strada per recarsi a Molteno per i servizi. Purtroppo ai nostri rappresentanti eletti a Sirone, comprese le opposizioni, non interessa questa via. Si ricordano solo alle votazioni e sì che le tasse le paghiamo a Sirone. Chiedo se deve succedere qualche disgrazia per risolvere i problemi di ripristino illuminazione, creazione di un marciapiede (lo chiediamo da 15 anni) e taglio di piante a fianco della strada alte più di 15 metri (lettera firmata). 
A seguito della segnalazione di un cittadino ci siamo recati lungo la strada provinciale 49, nel tratto sironese e abbiamo constatato l’assenza di illuminazione a partire dall’incrocio della Rettola fino a Molteno. Questa situazione, provocata dal maltempo che si sta verificando in queste ultime settimane, si protrae ormai da oltre una settimana. Il sindaco Matteo Canali, interpellato sulla questione, ha affermato: “
Il giorno in cui il cavo dell’elettricità è stato spezzato dalla caduta di un albero a causa del temporale, siamo intervenuti con tempestività provvedendo a liberare l’asse stradale e a informare Enel del disagio. Ci hanno detto che quella sera avevano ricevuto decine di chiamate per interventi sul territorio e che non avrebbero potuto passare. Farò verificare se effettivamente la situazione sia stata ripristinata e, in caso negativo, solleciteremo l’intervento”.
Proprio su quel tratto di strada insiste anche il cantiere legato all’abbassamento del manto stradale che si era verificato nel dicembre 2016. A seguito del cedimento sul lato che costeggia il fiume Gandaloglio, la Provincia di Lecco, competente per quel tratto, aveva subito disposto, per ragioni di sicurezza, la chiusura parziale del tratto regolando il traffico con un semaforo, seguito a poca distanza da quello all'incrocio della Rettola.

La sistemazione della strada era stata oggetto anche di un rimpallo di responsabilità tra due enti sovracomunali, la Provincia e la Regione. Alla prima spetta la competenza dell'asse viario, mentre alla seconda la manutenzione del reticolo idrico maggiore, in cui rientra, appunto il torrente Gandaloglio. La Regione non avrebbe però sentito ragioni nel fornire un contributo economico all'opera di cui si è sobbarcata i costi soltanto la Provincia di Lecco. L'ente con sede in Villa Locatelli ha trovato le risorse necessarie, pari a 300.000 euro, nel proprio bilancio approvato nel novembre 2017.

Il cantiere, aperto verso la metà di settembre, è ancora attivo: secondo quanto annunciato, i lavori dovrebbero protrarsi per massimo 60 giorni.
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