Domenica in piazza per i cittadini di Bulciago che hanno partecipato alla manifestazione natalizia organizzata dall'amministrazione in collaborazione con i volontari e le associazioni. A loro sono andati i ringraziamenti della vicesindaca Raffaella Puricelli: "grazie a loro, i diritti riconosciuti dalla Convenzione per i Diritti Umani del 10 dicembre 1948 trovano una reale applicazione".

Anche il comune di Bulciago ha fatto la sua parte, ha ricordato l'amministratrice, approvando a fine novembre il regolamento per la concessione della cittadinanza civica ai "nati in Italia da genitori stranieri, minorenni, che risultino regolarmente soggiornanti e residenti a Bulciago". "Siamo un'amministrazione comunale. Non possiamo fare chissà che cosa ma abbiamo pensato di adottare una misura simbolica per far sì che tutti i bambini di questo paese si sentano parte di questa comunità allo stesso modo". Nella situazione attuale infatti, "non tutti godiamo degli stessi diritti e per questo come amministrazione abbiamo voluto riconoscere loro simbolicamente la cittadinanza".


Alle sue parole si sono affiancate quelle del parroco don Marco Tagliabue che ha spiegato come i primi a ricevere l'annuncio del Natale, della nascita di Gesù Cristo siano stati i pastori nelle campagne, i più sfortunati che non disponevano neppure di un tetto sopra la testa. "Il Signore li ha chiamati e il suo messaggio di amore era indirizzato sia a coloro che stavano bene sia a coloro ancora in cerca di una speranza". Proprio i valori di pace e di speranza, secondo il sindaco Luca Cattaneo, trovano la loro plastica rappresentazione nel Presepe che, oltre a trovare spazio al centro della piazza, è stato declinato diversamente dai vari autori che hanno esposto presso la Casa del Presepe di Bulciaghetto.

"Vogliamo che i valori del Presepe possano inondare Bulciago e il mondo" ha detto il primo cittadino, invitando piccoli e grandi a "spendere con gioia e qualità il tempo a disposizione durante le festività natalizie". Per lui, come sindaco di Bulciago, il regalo di Natale più bello è proprio aver a che fare con "una comunità sempre più viva e partecipe". Come testimoniavano le varie associazioni e gruppi che hanno animato il pomeriggio bulciaghese.
A partire da quello delle maestre e dei genitori della scuola media che, allestito e animato da Cinzia, Daniela, Laura, Manuela, Sara, Adina, Pamela, Vanessa, Umberto e Andrea, ha permesso di raccogliere i fondi necessari per sostenere le attività della scuola elementare "D. Milani" con l'acquisto di sei computer e di altro materiale scolastico. Il pomeriggio in piazza è stata anche l'occasione per i bambini e le bambine della classe quarta di presentare, insieme alle maestre Eva, Raffaella e Maria Grazia, il progetto dedicato all'acqua.

"Prima abbiamo calcolato l'impatto ecologico, in termini di spreco d'acqua, di ognuno di noi. Ci siamo interrogati quindi su come intervenire per evitare gli sprechi e come poter risparmiare questa preziosa risorsa" ha spiegato Eva, prima di elencare i passi concreti adottati dagli studenti e dalle insegnanti. "Cerchiamo di evitare l'utilizzo delle bottiglie di plastica, promuovendo l'uso di borracce. Ogni giovedì organizziamo il "no plastic day": si porta una merenda non contenuta in confezioni di plastica. Promuoviamo gite sul territorio per conoscere la flora e la fauna che ci circonda".


Iniziative che, oltre a provocare, sin dall'inizio dell'anno scolastico, impegno e entusiasmo tra i bambini, sono state ben accolte dalle famiglie che lanciano nuove proposte e idee. "Molte piccole cose, fatte da molta piccola gente, in molti piccoli luoghi, possono cambiare la faccia della Terra" recita il proverbio cinese indossato a mò di spilla dai bambini che hanno spiegato agli adulti presenti il senso del loro progetto.
Oltre a quello della scuola, in piazza han trovato posto gli stand dell'associazione Cuore di Maglia, della Fondazione Vik Utopia, dell'Avis di Costa Masnaga, della Caritas Ambrosiana, dell'associazione Namastè.
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