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Scritto Lunedì 14 gennaio 2019 alle 14:58

Bulciago: in biblioteca musica a vent'anni dalla morte di De Andrè

Sono tornate a risuonare le note di Fabrizio De Andrè nella biblioteca di Bulciago. Per il terzo anno consecutivo l'amministrazione comunale ha invitato il musicista Marco Belcastro e l'attore Christian Poggioni per l'omaggio a Faber e al suo disco "La buona novella".

A introdurre la giornata è stata la vicesindaca di Bulciago, Raffaella Puricelli, che ha definito la biblioteca di Bulciago "accogliente nel senso che continua a proporre attività che ci fanno riflettere. E questo anche grazie alle persone che continuano a impegnarsi". L'amministratrice ha voluto omaggiare Faber che "è stato in mezzo non alla gente ma alle persone, ognuna con la propria identità e pensiero: stava con coloro che stiamo tacciando come un nemico o come un problema". In questo senso, ha detto la vicesindaca, "le parole di Faber sono come dei macigni in poesia": "impegniamoci per far capire di non dover seguire quello che ci provano a trasmettere". La vicesindaca infatti, ha invitato i presenti a impegnarsi per rendere "le nostre comunità veramente ospitanti", auspicando la loro presenza anche alle prossime iniziative comunali, a partire dalla cena annuale con i richiedenti asilo di venerdì 18.

La parola è quindi passata all'attore Christian Poggioni che ha dato qualche dettaglio del contesto storico in cui il Faber ha realizzato l'album "La buona novella", pubblicato nel 1970. "Si ispira ai vangeli apocrifi che non vuol dire falsi ma tenuti lontani" ha detto, riportando anche una delle frasi di De Andrè. "Quando scrissi "La Buona Novella" era il 1969. Si era quindi in piena lotta studentesca e le persone meno attente - che sono poi sempre la maggioranza di noi - compagni, amici, coetanei, considerarono quel disco come anacronistico. Mi dicevano: "Ma come? Noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e tu invece ci vieni a raccontare la storia - che peraltro già conosciamo - della predicazione di Gesù Cristo. Non avevano capito che in effetti La Buona Novella voleva essere un'allegoria - era una allegoria - che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del '68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell'autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali".

Ha quindi lasciato spazio ai suoni e alle note della chitarra di Marco Belcastro che hanno accompagnato i presenti alla riscoperta di "uno dei più belli, se non il più bello" dei lavori di De Andrè, secondo le parole dello stesso cantautore ligure. Non sarà però lui al centro del prossimo lavoro di Poggioni che ha annunciato il nuovo spettacolo su Dario Fò, di cui ha voluto dare un assaggio agli spettatori presenti domenica nella biblioteca di Bulciago. Verrà messo in scena prossimamente presso la sala "Giovanni Paolo II" così come lo spettacolo dedicato al musicista Leonard Cohen che verrà proposto in occasione della Festa della Donna.
A.P.
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