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Scritto Venerdì 18 gennaio 2019 alle 08:53

Sirone: al teatro San Carlo in scena la commedia. La rinascita è opera di volontari

Ormai da oltre un anno il teatro San Carlo di Sirone ha riaperto le porte al pubblico conoscendo una nuova primavera. Sergio Corti e Luigi Gallo hanno deciso di scommettere sul futuro di una struttura presente in paese da molti anni e purtroppo sotto utilizzata. Hanno trovato dei compagni di viaggio che, condividendo il loro progetto, si sono uniti nell'avventura di ridare vita a uno spazio di ritrovo.

Alcune immagini del teatro San Carlo di Sirone

"Il teatro veniva usato principalmente per qualche rappresentazione promossa dal comune e per i saggi di fine anno delle scuole. Ci spiaceva vedere che veniva usato poco e così abbiamo pensato di provare a lanciare qualcosa di nuovo. La struttura c'era già e ritenevamo un peccato che venisse aperta solo pochi giorni all'anno" hanno spiegato i due volontari che si sono rivolti a don Gianluigi Rusconi (il teatro, situato accanto all'oratorio, è di proprietà della parrocchia) che ha ben accolto la proposta lasciando "carta bianca" per quanto riguarda l'organizzazione e la gestione dello spazio. Si è in primo luogo creata una commissione di volontari per portare avanti i progetti: al fianco di Sergio e Luigi, si sono uniti Matteo Bonacina, Isabella Redaelli, Danilo Corti, Claudio Riva, Daniele Buzzi e Francesco Artusa.
Nel 2017 il teatro ha ufficialmente riaperto le porte al pubblico. "Abbiamo cominciato con alcune proiezioni cinematografiche ma non erano compatibili con le nostre possibilità. Ci siamo quindi orientati al teatro, che ha preso piede" hanno aggiunto. Il primo anno è stata una sperimentazione con una serie di proposte organizzate di volta in volta per un totale di cinque spettacoli. Poi, lo scorso anno è cominciata la prima vera rassegna con un calendario programmato. A ottobre sono di nuovo ripresi gli appuntamenti con il teatro che si sono fermati a dicembre, in vista delle festività natalizie per riprendere quest'anno a gennaio e concludersi alla fine di aprile (l'ultimo spettacolo si terrà sabato 27 aprile).

Il teatro, che ha una capienza massima di 300 persone, alcune delle quali in piedi, è stato leggermente rinnovato attraverso alcuni interventi essenziali. È stata quindi riaperta la biglietteria, mentre quello che era un piccolo magazzino si è trasformato in un bar per garantire un servizio continuativo anche durante la rappresentazione. È stata poi recentemente apposta un'insegna all'ingresso, mentre sin dall'inizio è stato aperto l'oratorio per garantire la possibilità di parcheggio nelle vicinanze.
"Per noi è un bell'impegno perché seguiamo personalmente ogni aspetto che precede la rappresentazione: prendiamo contatti con le compagnie teatrali, le accompagniamo nelle visite di perlustrazione e apriamo loro il teatro per le prove. Vedere però che le persone accorrono in buon numero - alcuni sono ormai spettatori assidui che non perdono un sabato - è un motivo di grande soddisfazione. Il nostro scopo è quello di far divertire le persone il sabato sera".

Per quanto riguarda il palinsesto, vengono proposte soprattutto commedie, nella gran parte dei casi dialettali. "Il riscontro che abbiamo è positivo: le compagnie ci dicono che il pubblico è partecipativo e per questo sono loro a contattarci quando hanno nuovi spettacoli in programma". I gruppi che fino a ora si sono avvicendati sul palco provengono dal territorio lecchese, dall'erbese e anche dall'area monzese.
"Non escludiamo, in futuro, di poter proporre altri generi come il cabaret, il musical o altre proposte ancora. Non mettiamo alcun vincolo sul tipo di idea, purché consona con lo spazio. Inoltre, lasciamo la sala a disposizione delle scuole per le rappresentazioni di fine anno, dei corsi per i saggi, di concerti e conferenze. Ci piacerebbe che magari qualche sponsor riuscisse a dare un contributo alla nostra idea".
Nel territorio oggionese, il San Carlo è l'unico teatro a essere tornato in attività: una valida proposta per le fredde sere invernali al posto di restare in casa.

Già quest'anno in programmazione c'è una novità: sabato 23 febbraio verrà proposto "Dancing queen", un musical dedicato agli Abba, per il quale è già possibile acquistare i biglietti direttamente allo sportello il sabato sera durante le aperture oppure chiamando Luigi al 335.8093579 o Sergio al 333.1686907. Il costo è di 10 euro per gli adulti e di 6 euro per i bambini sotto i 12 anni. C'è anche la promozione per le famiglie con due figli: il secondo bambino avrà un ingresso gratuito.
Il prossimo spettacolo si terrà invece sabato 26 gennaio con "un capel pien de ball", la commedia brillante in tra atti di Antonella Zucchini. Per questa proposta, come per tutte le altre della rassegna, il costo d'ingresso è di 6 euro.
M.Mau.
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