L'unanimità del consiglio comunale di Sirone, comprese le due formazioni di minoranza, ha dato il via libera, nella seduta di martedì 5 febbraio, alla richiesta di ammissione all'azienda speciale Retesalute.
Come noto, il comune insieme a Ello, Nibionno e Oggiono, ha scelto di non seguire il proprio ambito, quello di Lecco, in merito alla gestione dei servizi sociali. Gli altri 26 comuni in questi giorni stanno portando in votazione, tra le delibere di consiglio, l'approvazione degli statuti di Girasole, la società composta da un consorzio di nove cooperative, che costituiscono il 70% dell'azionariato e da un consorzio di comuni aderenti per il 30%.

Al centro il sindaco Matteo Canali tra il segretario dr.Pietro Mastronardi e l'assessore Giovanna Sala
Tale scelta, che in passato era stata presentata come impresa mista, non aveva convinto da subito Sirone che aveva così avviato l'iter per entrare in Retesalute, l'azienda speciale che da oltre dieci anni gestisce il servizio nel distretto casatese-meratese. I comuni di questo ambito hanno già portato tutti in consiglio comunale - secondo quanto previsto dal testo unico degli enti locali - la modifica dello statuto per consentire l'ingresso dei quattro enti dell'oggionese. Verrà in seguito convocata un'assemblea dei soci per votare il nuovo statuto sulla base dei giudizi raccolti nei rispettivi consigli comunali.

Primo a sinistra Stefano Sala, capogruppo di minoranza ''Radici e futuro''
"I quattro comuni hanno percorso un strada diversa per l'erogazione dei servizi sociali. Invece che seguire il percorso tracciato da Lecco che sta costituendo una nuova entità con all'interno cooperative che avranno la maggioranza delle quote, abbiamo preferito scegliere la strada più tradizionale dell'azienda speciale. Il testo unico degli enti locali n. 267 la vede come un ente strumentale per questi servizi con personalità giuridica e con la caratteristica di essere partecipata solo dal pubblico" ha affermato il sindaco Matteo Canali. "Mentre a Lecco ci sarà una preponderanza di quote in mano al privato con i comuni che avranno una quota di minoranza, noi avremo la governance diretta dei servizi. Inoltre il consiglio d'amministrazione è nominato dall'assemblea dei sindaci e i bilanci sono gestiti come quelli dei comuni. Retesalute si è strutturata negli anni e ha un pacchetto di dipendenti: i servizi che non riesce a svolgere, vengono coperti con gare d'appalto".

L'anno scorso il comune aveva approvato le linee di indirizzo, ora, attraverso la delibera portata in assise, va chiedere in maniera formale l'ammissione all'azienda speciale.
Veniamo ai costi che il comune dovrà sostenere. La quota di capitale di dotazione, come primo ingresso, è di 1.051 euro, poi l'azienda ha già programmato un aumento del capitale sociale per fare fronte ai nuovi servizi da erogare. L'azienda entro il 2021 arriverà a fare una ricapitalizzare di 400.000 euro raggiungendo complessivi 482.000 euro di capitale sociale. Per Sirone, questo passaggio comporterà le seguenti spese: 2.736 euro nel 2019, e 2.000 euro sia nel 2020 che nel 2021.

Elena Fumagalli, consigliere di Tradizione e Innovazione - Cambia Menti per Sirone (minoranza)
"Abbiamo scelto Retesalute perché riteniamo sia la figura giuridica principale per lo svolgimento di quest'attività e perché costituita solo dal pubblico. Non stiamo parlando di pulizia delle strade, ma di servizi alla persona che spesso vengono effettuati nelle case dei cittadini, come assistenza domiciliare. Abbiamo pensato che, visti i servizi delicati da gestire, avere un controllo diretto sia positivo" ha concluso Canali.
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