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Scritto Lunedì 18 febbraio 2019 alle 12:46

Bulciago: la biblioteca ospita Mattia Conti e il suo volume

E' stato il romanzo "Di sangue e di ghiaccio" di Mattia Conti il protagonista della serata di venerdì 15 febbraio presso la biblioteca comunale di Bulciago, organizzata dal Circolo di Lettura in collaborazione con l'assessorato alla Cultura e la biblioteca comunale "Giovanni Paolo II". A presentare il libro è stato l'autore originario di Molteno, classe 1989, che ha già vinto nel 2011 il Premio Campiello Giovani con "Pelle di legno" e nel 2013 ha ottenuto il Premio Prada Journal con il racconto "Gli occhi di Malrico" (pubblicato nella collana digitale Zoom Feltrinelli).



Alcune immagini dell'incontro di venerdì sera in biblioteca a Bulciago

"Attraverso la lettura delle opere di Antonio Ghislanzoni mi sono trovato immerso in questa Lecco di fine ‘800 che ho cercato di riproporre nel mio libro" ha detto al termine dell'incontro. La storia narrata in "Di sangue e di ghiaccio" spazia tra le due sponde del lago, tra Lecco e Como dove fino al 1998 è rimasto aperto l'ospedale psichiatrico che nella sua storia secolare ha visto passare più di quarantamila reclusi. "Ho letto le loro cartelle cliniche e ho scoperto un mondo sommerso, a me sconosciuto fino a quel momento: i pazienti-reclusi non erano malati con un reale disagio psichico ma semplicemente persone incapaci o riluttanti di essere incasellati nei ruoli sociali convenzionali". Nella sua ricerca e nel suo romanzo, Marco Conti ha ripercorso e preso ispirazione per i suoi personaggi dagli "artisti, ribelli, persone fragili" che hanno attraversato il manicomio comasco.



A destra il giovane autore moltenese Mattia Conti


Proprio le storie delle persone, ha confessato il giovane autore brianzolo, "sono al centro delle mie opere sia scritte che televisive". In lui la passione della scrittura è nata fin da piccolo: "già durante l'adolescenza, ho iniziato a scrivere poesie e piano piano ho allargato il mio impegno, prima con racconti e ora con questo romanzo edito da Solferino". Sue fonti di ispirazione sono sia i classici, come le opere di Dostojevskij, sia libri più recenti, come Fight Club di Chuck Palahniuk, sia le opere cinematografiche. "La principale differenza tra libro e cinema sta in questo: nel primo l'immagine la deve costruire l'autore con l'aiuto dell'immaginazione del lettore mentre nel secondo è proprio il contrario. Le opere cinematografiche si fondano sulle immagini che già raccontano".




Per Conti il romanzo "Di sangue e di ghiaccio" è l'esordio letterario di un autore appena trentenne. "Ci vuole tenacia, la capacità di non mollare e cercare qualcosa di tuo nelle storie che scrivi" ha detto, invitando i giovani autori a non aver paura di farsi leggere: "anche se negativo, un giudizio è un aiuto che può servire per le prossime opere".
Tenacia e coraggio sono le sue ricette anche per quanto riguarda il complicato mondo della pubblicazione: "bisogna bussare a tutte le porte e continuare a farlo finché qualcuna non si apre".
E lui è riuscito a far aprire con il suo impegno e, soprattutto, la sua bravura quelle giuste.
A.P.
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