Giovedì le scuole dell'istituto comprensivo Pointiger di La Valletta Brianza hanno aderito alla giornata internazionale della lingua madre.
Si tratta di una ricorrenza introdotta dall'Unesco - l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, scienza e cultura - con lo scopo di preservare le diversità linguistiche e culturali. Viene osservata il 21 febbraio di ogni anno.

«Serve - ha spiegato Mirko Ceroli insegnante alla primaria di Castello Brianza
- per dare un riconoscimento, un valore, alla lingue di origine del paese di provenienza».Ogni scuola affronta diversi idiomi in funzione delle minoranza presenti. Alla primaria di Castello gli alunni hanno potuto scoprire le lingue parlate dai loro compagni di classe provenienti da Marocco, Perù, Albania, India e Irlanda. I genitori dei bambini provenienti da questi paesi si sono recati a scuola e hanno raccontato favole, filastrocche e cantato delle canzoni nella lingua madre. Ai loro figli è spettato il compito di tradurle in italiano ai propri compagni.
«Un'occasione - ha dichiaro Ceroli - per fare integrazione e in particolar modo inclusione. È vero che i nostri paesi non hanno problemi particolari di integrazione ma, oltre che per i bambini, questa è stata anche per i genitori, che provengono da paesi differenti, un'occasione per conoscersi e incontrarsi. Nei piccoli paesi come i nostri, non sempre avviene».
Per i bambini della primaria la giornata si è conclusa con la "cerimonia" del tè e con una merenda a base di dolci provenienti da diversi paesi del mondo.
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