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Scritto Venerdì 10 maggio 2019 alle 11:46

Garbagnate: il ricordo di don Massimo su Alice Castagna

Suor Teresa Maria della Misericordia. Alice Castagna ha compiuto la consacrazione perpetua la scorsa domenica 28 aprile e don Massimo Santambrogio responsabile della comunità pastorale in cui la giovane ha vissuto fino a qualche anno fa, ha voluto condividere il ricordo di quella giornata con tutti i parrocchiani sul Martinetto, il settimanale in distribuzione presso la chiesa.
Alice, che ha vissuto fino a cinque anni fa con la sua famiglia a Garbagnate Monastero, era di professione farmacista, ma da sempre impegnata a livello parrocchiale. Poi, dopo aver seguito un corso vocazionale ad Assisi e aver conosciuto padre Alfio, suo padre spirituale, nel 2014 aveva scelto di fare il grande passo e cominciare il percorso spirituale che l'avrebbe condotta a diventare una suora di clausura all'interno del monastero carmelitano di Concenedo di Barzio. Una decisione non semplice, ponderata dalla giovane garbagnatese allora 29enne. Una scelta inusuale in un mondo sempre più povero di vocazioni.
"Ho visto la gioia negli occhi di Alice, Suor Teresa Maria della Misericordia, quando si è aperta la tenda del coro dove stanno le monache. Ho visto la gioia sul volto di Alice quando la madre priora l'ha chiamata per nome e lei ha risposto "Mi hai chiamato: eccomi, Signore". Ho sentito la gioia nelle parole di Alice quando ha promesso: "Faccio voto per sempre di castità, povertà e obbedienza. Mi dono con tutto il cuore a questa famiglia iniziata da Santa Teresa affinché raggiunga la carità perfetta".
Don Massimo, in quella giornata di gioia, ha assistito alla consacrazione perpetua insieme ai famigliari e un gruppo di parrocchiani. "Il momento era solenne, come si addice a una realtà che segna un punto di non ritorno nella storia di una persona. Ma è stato soprattutto un momento di grande serenità, uno di quei momenti in cui hai la netta percezione che la parola di Gesù ("non temere") risulta più forte di ogni altra cosa. Casomai ce lo fossimo dimenticati, il volto luminoso di alice era lì a ricordarci che dove c'è Lui, prende casa la gioia, si diventa più umani, sciolti e liberi nel cammino".
Dal Monastero sono in seguito giunti i ringraziamenti: "Teresa Maria della Misericordia e la sua comunità ringraziano di cuore per aver partecipato alla loro gioia. In comunione di preghiera assicuriamo il nostro ricordo orante".
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