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Scritto Giovedì 05 settembre 2019 alle 10:49

A cento anni dalla nascita di Gianni Brera, il ricordo dell'artista Livio Cazzaniga

"Gli amici non si dimenticano, anzi. Col passare degli anni il loro ricordo diventa più vivo" Così Livio Cazzaniga, 94 anni, pittore amatissimo, comincia il suo ricordo di Gianni Brera, grande giornalista sportivo, l'amico del quale domenica 8 settembre ricorrono i cento anni dalla nascita. "Ci si incontrava da me, a Torricella frazione di Barzanò, o in un ristorante a Bosisio, due passi dal lago di Pusiano, dove Gianni aveva casa. Ma anche a Milano, se ricordo bene vicino a viale Fulvio Testi. E lui voleva che mi sedessi al suo fianco".

Livio Cazzaniga

Parole che dicono molto degli incontri tra il signor Livio Cazzaniga e Brera. Il novantaquattrenne artista brianzolo ci mostra una caricatura. La firma, Giouann Brera, è salutava gli amici. "Me l'aveva fatta nel 1975, durante una delle cene alle quali non mancava mai di invitarmi - spiega il signor Livio, mostrandomi poi una cartolina dove scrive "ti aspetto alla prossima cena - sono firmate Giouann Brera, conferma Cazzaniga - come lui scriveva agli amici". Accanto le tele che occupano le pareti del salotto di casa sono di artisti noti. Per citarne qualcuno: Baj, Morlotti, Minguzzi, Cassinari e Afro, da sempre riferimento di Livio.

"Ho conosciuto Brera negli anni settanta, durante una mostra in Brianza. Amici comuni gli avevano chiesto di dire due parole, e lui già famoso, aveva accolto l'invito. Il feeling fu immediato, e reciproco - spiega l'artista, ancora oggi al cavalletto, nonchè, quando serve, al tecnigrafo dell'Arredamenti Cazzaniga, azienda di famiglia specializzata nelle boiserie per yacht e case importanti. "Da quel giorno e fino al 1992, quando morì nell'incidente di San Zenone Po - precisa il pittore - ci si incontrava spesso. Quello che dipingevo gli piaceva. A quel primo incontro, ne sono seguiti molti. Ed era lui che voleva presentarmi. Alla galleria "La Filanda" di Verano Brianza lo ha fatto più volte".

I ricordi scorrono. Uno in particolare testimonia l'amicizia di Cazzaniga col grande giornalista sportivo. "Eravamo a Milano, un ristorante forse dell'Isola. Alla mia sinistra un chirurgo plastico, molto pieno di sè, mi raccontava la sua vita, piena di successi ovviamente. Non amo questo genere di persone. Mi girai verso Gianni . E' insopportabile - gli dissi - non posso più ascoltarlo". Un attimo e quel tizio venne zittito, anche con qualche insulto".

Nell'anticamera dello studio, appoggiati alle pareti, grandi pannelli con le presentazioni delle mostre di Cazzaniga. Tra le firme Giancarlo Vigorelli ed Enzo Fabiani della Rai, Piero Chiara scrittore, Michele Cascella, pittore, Amedeo Minguzzi, scultore. "Questa è di Gianni" sottolinea Livio. Ma è sul tavolo pieno di libri d'arte che troviamo la testimonianza decisiva del legame tra Brera e Cazzaniga. Sul cartoncino di una mostra del 2002, per ricordare l'amico morto dieci anni prima, il signor Livio aveva pubblicato una foto. Nell'immagine Gianni Brera che, alla fine anni ottanta, presenta Livio. "La pittura di Livio si è affinata in visioni che mi paiono più ampie e felici - scrive Brera - caro Livio Cazzaniga, esserti amico è bello".
Sergio Perego
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