Si è chiuso questa settimana il termine per la presentazione delle domande per la realizzazione del nuovo
campus scolastico di Rogeno.
Come noto, quest'opera è stata costellata da parecchie vicissitudini, tuttavia negli scorsi mesi il Ministero aveva concesso lo slittamento dei fondi tanto che la procedura di gara, in quanto superiore a 40.000 euro, era passata nelle mani della Provincia.
Le offerte economiche verranno aperte solo all'inizio della prossima settimana: al momento si sa che sono arrivate 31 offerte, solo da aziende italiane, anche se il bando era aperto a imprese di tutta la comunità europea.
Il valore del progetto è alto: si parla di una spesa complessiva di 3.400.000 euro a fronte della quale il comune aveva ottenuto il contributo regionale di 2.400.000 euro.

Il progetto per il nuovo campus scolastico di Rogeno
Nel 2016, dopo l'approvazione del progetto definitivo da parte della giunta, l'associazione temporanea di imprese (ATI) composta da Sari Srl di Pomezia e Melillo Appalti Srl di Roma aveva vinto l'appalto. Il bando, di natura integrata e dunque con la possibilità di fare integrazioni al progetto per circa 500.000 euro, era stato vinto con un ribasso dell'80%. A maggio, però, la terza classificata, Esteel Srl, aveva presentato un ricorso al TAR di Milano per richiedere la sospensione dell'aggiudicazione dei lavori per un vizio di forma, che aveva in seguito ritirato. Si era potuto così approvare il progetto definitivo con una spesa complessiva di 3.176.000 euro e l'apertura del cantiere a settembre. I lavori si sono bloccati dopo lo scavo perché l'impresa aggiudicataria non dava garanzia di prosecuzione in quanto era in causa con la mandante.
Il comune aveva provato a capire se avesse potuto subentrare la seconda impresa in graduatoria ma, mancando le garanzie tecnico amministrative, si è indetta una nuova gara. La seconda impresa in graduatoria però aveva presentato ricorso al TAR per che, lo scorso aprile, si è espresso dando ragione al comune, non pregiudicando tuttavia la partecipazione della ditta ricorrente al nuovo bando. Secondo la magistratura il passaggio al secondo in classifica non era possibile a causa della particolare metodologia d'appalto di natura integrata.
La procedura è dunque ripartita da capo, con la firma del Ministero e il parere positivo della corte dei conti. Siamo arrivati a settembre. E ora si attende la valutazione delle offerte per capire quale impresa potrà aggiudicarsi quest'importante opera che Rogeno aspetta da tempo.
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