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Scritto Domenica 22 dicembre 2019 alle 08:11

Viganò: pareri divergenti di Ghezzi e Sala sulle 'benemerenze civiche' da assegnare


Tensioni in Aula tra l'assessore ai servizi sociali Renato Ghezzi, e la consigliera leghista di minoranza Maria Vittoria Sala, che hanno esposto considerazioni divergenti sulla questione delle civiche benemerenze per omaggiare associazioni o cittadini viganesi. Lo scorso 30 novembre infatti, è stato approvato il regolamento sulla cittadinanza onoraria e durante l'ultimo consiglio comunale, la maggioranza ha voluto portare al voto anche la disciplina delle benemerenze civiche del comune, integrata e modificata con le specifiche modalità di richiesta e di durata del titolo. La discussione si è aperta sul punto che riguardava la costituzione della commissione che dovrà giudicare il conferimento di questa onoranza e che sarà composta da rappresentanti dell'amministrazione e dei cittadini, i quali dovranno poi fornire alla giunta i propri pareri. La consigliera Sala è infatti intervenuta dopo l'illustrazione del regolamento da parte dell'assessore Ghezzi chiedendo trasparenza e serietà alla maggioranza nell'assegnazione delle benemerenze onorarie, evitando eventuali favoritismi, piaceri e altre modalità poco corrette di assegnazione di questo titolo così significativo e rilevante.

Al centro Maria Vittoria Sala

Rispondendo a quella che il sindaco, Fabio Bertarini, ha definito come una "semi-accusa" ingiustificata della minoranza, l'assessore Ghezzi ha sottolineato come nella commissione sia in realtà rappresentata anche la minoranza consiliare e già questo elemento dovrebbe allontanare di per sé il rischio di una possibile assegnazione strumentale senza reali motivi alla base. "Daremo il titolo solo a chi lo merita, lo spirito della cittadinanza onoraria e della benemerenza è quella di riconoscere un merito a persone o associazioni che hanno lasciato un segno in modo trasversale all'interno della nostra comunità. Siamo un'amministrazione trasparente sotto questo punto di vista e per esempio, una nostra idea già in cantiere è quella di ripristinare la festa di San Vincenzo, che negli anni è stata superata dalla ricorrenza di Sant'Apollonia assegnandogli una benemerenza civica in quando è parte della memoria collettiva e storica del nostro paese".
I contrasti non sono comunque finiti qui, perché la consigliera Sala, coerentemente con il tema dibattuto, ha avanzato la proposta di dedicare una via del paese all'ormai scomparso Rinaldo Sala, storico panettiere e instancabile volontario di Viganò, che si è speso per la comunità aiutando in parrocchia e in oratorio per gran parte della sua vita. La speranza di poter trovare un terreno comune su questo punto espressa direttamente dalla consigliera è sfumata in parte con l'intervento dell'assessore Ghezzi, il quale ha invece affermato la necessità di utilizzare maggiore cautela nell'assegnazione di benemerenze o della cittadinanza onoraria perché altrimenti non si farebbe il bene del paese. "Ho conosciuto personalmente Rinaldo Sala, ha sempre dato una mano in oratorio e ai servizi sociali di Viganò, e ha sempre avuto un'attenzione profonda per le problematiche sociali del nostro paese, ma bisogna sempre procedere con calma in questi casi. Non facciamo il bene delle persone e della loro memoria, le proposte si possono ovviamente fare ma bisogna ragionarle con mente lucida, non si può speculare su queste questioni così delicate. Potete fare quello che volte, ma io vi invito a calmarvi e a ragionare in modo posato" ha detto Ghezzi.

Renato Ghezzi

La discussione è terminata con un richiamo del sindaco Bertarini alla libertà di ciascuno di poter avanzare tutte le proposte che desidera e alla rivendicazione del gruppo di minoranza che l'intenzione di quest'assegnazione era solo quella di non cancellare il ricordo di una persona che si è impegnata per la vita comunitaria di Viganò. Il regolamento sulle benemerenze civiche è comunque stato approvato con l'astensione delle due consigliere leghiste, che avevano già manifestato la loro volontà di non opporsi ma nemmeno quello di dare eccessiva rilevanza e sproporzionata rilevanza al tema della cittadinanza onoraria.
M.B.
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