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Scritto Domenica 12 gennaio 2020 alle 17:33

Arcore: il ricordo delle vittime dell’eccidio di Valaperta. Presenti i comuni di Casatese e Meratese

Le amministrazioni comunali, l’A.N.P.I, A.N.C.R, e A.N.M.I.G dei comuni di Arcore, Biassono, Bellano, Casatenovo, Lomagna, Missaglia e Usmate Velate si sono riunite, nella mattinata di domenica 12 gennaio, a Arcore, per la ricorrenza del 75esimo anniversario dell’eccidio di Valaperta. Si tratta del secondo appuntamento dell’anno, dopo quello tenutosi lo scorso 3 gennaio a Casatenovo, in ricordo del sacrificio compiuto dai partigiani Natale Beretta, Nazzaro Vitali, Mario Villa e Gabriele Colombo.

La cerimonia di commemorazione è partita alle ore 9:30, insieme al corteo che da piazza Pertini ha raggiunto il Monumento alla Resistenza di Largo Vela. Al seguito del Corpo Musicale “Città di Arcore”, che ha accompagnato la marcia con i tipici brani della resistenza, hanno sfilato le autorità dei comuni partecipanti all’iniziativa, i rappresentanti della polizia locale e delle associazioni partigiane del territorio. I partigiani caduti sono stati onorati con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento, tra le solenni note della banda. Il corteo ha poi proseguito la marcia raggiungendo la Villa Borromeo, dove è stata celebrata la Santa Messa commemorativa, celebrata da don Celestino Gubbi e accompagnata dal coro “Chalet” del Gruppo Alpini Arcore. “Ci troviamo riuniti per ricordare il sacrificio compiuto da questi quattro giovani - ha dichiarato padre Celestino durante la celebrazione - sacrificio che ha dato a noi la possibilità di essere liberi e di professare liberamente la nostra fede. Coloro che sono martirizzati per la patria e per la libertà, gli Alpini e le associazioni agiscono sempre nell’amore verso il prossimo.”

Al termine della cerimonia i presenti si sono spostati dalla sala delle colonne al giardino d’inverno della villa Borromeo, dove sono intervenuti il sindaco di Arcore Rosalba Piera Colombo e il presidente provinciale A.N.P.I. Loris Maconi. “Il significato del corteo di oggi - ha dichiarato la prima cittadina di Arcore - è quello di condividere la memoria per farla conoscere a tutti. Per questo motivo si spera che le persone che hanno assistito approfondiscano e conoscano meglio la storia dei quattro giovani brianzoli.”

VIDEO

https://youtu.be/uu5aGO1rlYI

Il sindaco ha poi riportato brevemente i fatti di quel fatidico 3 gennaio 1945, quando i quattro partigiani furono fucilati davanti a donne e bambini per vendicare l’uccisione di un militante fascista. La chiesa di San Carlo di Valaperta, nei pressi della quale si tenne l’esecuzione fu depredata qualche istante prima dalle camicie nere. Nonostante la crudeltà dei fatti, una volta terminata la guerra, Il comandante che diede l’ordine e il plotone di esecuzione vennero amnistiati. “Ragazzi fedeli fino alla fine ai principi di libertà - così li ha definiti Rosalba Colombo - che senza nessuna codardia hanno scelto la difesa della patria e della libertà.”

Il discorso si è poi spostato sulla situazione attuale. “Bisogna portare attenzione a riconoscere le nuove forme di fascismo occulte, di odio verso il diverso e del pensiero diverso. L’unico antidoto possibile per contrastarle consiste nell’educazione, nella conoscenza, che permette di opporsi a questi rigurgiti. In questi tempi, nel mondo parallelo del web, passano messaggi fascisti e violentissimi, tra i quali i ragazzi passano moltissimo tempo. Difficile far passare un messaggio diverso se non con l’educazione, che deve partire dalla famiglia, nella quale si insegna il rispetto per l’altro e la gentilezza.”
“Queste date - ha poi concluso con una metafora - devono essere interpretate come dei tatuaggi sulla pelle della democrazia, devono essere tatuati i colori di libertà , solidarietà e giustizia, cancellando violenza totilarismo e odio. La gentilezza non indebolisce l’umanità, ma la rende più forte. Una comunità rispettosa di se stessa e dell’altro diventa più forte, per questo dobbiamo essere solidali e rinnegare l’oppressione degli altri.” È stato poi il momento dell’intervento del presidente A.N.P.I. provinciale che ha ricordato il dovere del ricordo nei confronti delle famiglie e dei caduti, aggiungendo ai loro nomi quelli di Angelo Farina e Mario Ferrario, partecipanti del gruppo raggiunti e uccisi in uno scontro a fuoco del 13 gennaio dello stesso anno.

Il sindaco di Arcore Rosalba Colombo

“Il loro sacrificio non deve diventare un fatto anonimo della storia - ha affermato Loris Maconi - Voglio sfatare il mito che i fascisti non siano stati così crudeli quanti i tedeschi. L’eccidio di Valaperta è stato realizzato proprio dai fascisti. È necessario non perdere la memoria e capire da dove è nata la nostra democrazia altrimenti rischiamo di perdere il significato della realtà attuale. La storia deve servire per trovare le indicazione per risolvere i problemi di oggi. Chi ha combattuto per la democrazia non si è girato dall’altra parte e ha capito che la sua vita sarebbe stata degna se spesa per la libertà. Le indifferenze della società di oggi impongono moltissimi impegni politici e culturali ai quali anche noi non dobbiamo voltare le spalle. Il nostro impegno è dovuto ai giovani che hanno lasciato la loro vita per questa battaglia.”
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La giornata di ricordo si è poi conclusa con un intervento teatrale, composto di musica e parti recitate, proposto da alcuni ragazzi che hanno provato a dare la loro interpretazione alla domanda “come si diventa aguzzini?”. Lo scopo di questa rappresentazione è stato quello di riprendere l’esempio dei giovani sacrificatisi tanti anni fa, ai quali è stata dedicata la giornata.
C.R.
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