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Scritto Lunedì 20 gennaio 2020 alle 08:17

Sirone: con gli alpini il ricordo della campagna di Russia

"Sergentmagiù, che rivarem a baita?". Venerdì 17 gennaio, presso la sede degli alpini di Sirone, con la presentazione e la regia di Daniele Buzzi, si è svolta la serata in ricordo della campagna di Russia, degli anni 1942 - 1943 della seconda guerra mondiale attraverso la lettura di brani inediti tratti dai testi dei testimoni diretti. Un pubblico attento ha potuto ripercorrere la tragedia che colpì i nostri alpini e fanti che, gettati incoscientemente in una guerra tragica e dolorosa, hanno dato la loro vita per assicurare a noi un periodo di pace in Europa di tanti decenni. "Anche nei nostri paesi alcuni alpini sono rimasti dispersi nella gelida steppa, altri hanno patito la terribile esperienza della guerra, oltre che del freddo, del gelo e di sofferenze inaudite" hanno detto. Con le letture fatte da tre bravissimi giovani Marta Buzzi, Davide Corti e Filippo Vismara, dei brani tratti dalle opere di don Carlo Gnocchi, del conterraneo Eugenio Corti e di Giulio Bedeschi, emozioni e sentimenti di grande commozione hanno dato ai presenti la possibilità di ripensare ai nostri padri e nonni che tanto hanno fatto per la nostra cara Italia, suscitando in tutti i presenti impegni e propositi per la pace e la coesione sociale. Un saluto è stato portato da un delegato di Enrica Zappa di Cassago Brianza, figlia di Bruno, disperso in Russia e presidente della sezione della Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia. Tutto il pubblico presente ha infine espresso i loro complimenti al gruppo Alpini di Sirone per la bella e sentita occasione di incontro e riflessione.
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