Da 6 a 46. Sono i numeri che rappresentano i nuclei familiari che, rispettivamente, l'anno scorso e quest'anno hanno presentato richiesta ai servizi sociali del comune di Sirone. L'emergenza Covid-19 ha fatto letteralmente schizzare verso l'alto il numero di persone a bussare che si sono ritrovate a bussa alla porta degli uffici comunali per chiedere un sostegno.
L'amministrazione, già dalle prime settimane di emergenza sanitaria, aveva dato avvio a un paio di progetti per rispondere a quest'esigenza, organizzando la spesa solidale e aprendo in seguito un conto corrente di solidarietà. La finalità di questi progetti aveva come obiettivo l'integrazione dei fondi messi a disposizione dallo Stato a inizio aprile (una somma pari a 12.241 euro) al fine di attuare un sostegno a quelle famiglie che, a causa della pandemia in corso, si sono trovate in estrema difficoltà.

Il sindaco De Capitani e il segretario dr.Mastronardi durante il consiglio comunale svoltosi all'aperto
In questi mesi, rispondendo alle richieste pervenute ai servizi sociali del comune, sono stati erogati buoni spesa e pacchi alimentari a sostegno di 46 nuclei familiari, ad esaurimento delle risorse disponibili. Quanto alle donazioni giunte sul conto corrente da parte di privati, la somma finora raggiunta è di 1.700 euro. Si tratta di risorse che verranno destinate all'acquisto di generi alimentari ad integrazione delle varie raccolte che il comune porta avanti.
"Fortunatamente la situazione a Sirone in questi anni è stata buona, quindi pensavo che non servissero nemmeno le risorse dello stato. In realtà sono stati usati tutti ad aprile, nel rispetto dei parametri che avevamo creato per poter avere accesso all'aiuto" ha detto il
sindaco Emanuele De Capitani. "Questa situazione mi ha stupito. L'incremento pesante del numero di famiglie sostenute è stato direttamente causato dal Covid: alcune condizioni di precarietà che prima permettevano di vivere una vita sufficiente, ora non ci sono più".
La volontà dell'amministrazione è comunque quella di proseguire il percorso di aiuto alle famiglie. "Il conto corrente aperto ci servirà ad aiutare tutte queste persone costantemente nel tempo. Il rischio è che le persone, fatta la donazione ad aprile, ritengano assolto il proprio dovere. Sperando che le condizioni del paese possano migliorare, abbiamo comunque ancora bisogno della generosità di tutti" ha aggiunto il primo cittadino.
Per questo, il progetto "spesa solidale" proseguirà. A partire da sabato 16 maggio, e per tutti i sabati successivi fino a emergenza finita, verrà organizzato un ulteriore punto di raccolta, in aggiunta a quelli già esistenti presso i negozi del paese. In via Molteni, in prossimità dell'ingresso del piazzale della palestra comunale, i volontari della Protezione Civile, saranno presenti dalle 8.30 alle 12.00 per raccogliere i beni alimentari di prima necessità che ciascun cittadino vorrà liberamente donare.
"In questo momento il nostro dovere è di non abbandonare nessuno. Chi vuol fare ragionamenti, li farà alla fine se vorrà. Ora cerchiamo di fare il possibile per non lasciare indietro nessuno. Chiedo quindi ai sironesi di essere generosi anche in futuro perché questo periodo sarà lungo" ha aggiunto De Capitani.
Un pensiero è stato aggiunto anche dall'assessore ai servizi sociali. "Ringrazio la Caritas che ha sempre sostenuto le famiglie di Sirone e ora sta fornendo supporto familiare alle persone" sono state le parole di
Giovanna Sala.
Il sindaco ha infine manifestato la vicinanza ai cittadini che hanno perso i loro cari. "Considerando il periodo in cui non è stato possibile avvicinare le famiglie, volevo cogliere l'occasione per fare le condoglianze alle persone che hanno dovuto affrontare, da sole, delle perdite. Devo dire che manca un pò il saluto finale alle persone e il fatto di poter rappresentare la vicinanza della comunità a tutti coloro che hanno perso persone care in questo periodo".
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