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Scritto Martedì 23 giugno 2020 alle 15:16

Casatenovo: causò un incidente e poi non si fermò a prestare soccorso. Condannato

Il tribunale di Lecco
Un anno e sei mesi, con il beneficio della pena sospesa. E' la sentenza pronunciata nella tarda mattinata odierna dal giudice monocratico del tribunale di Lecco Martina Beggio, nei confronti di Giuseppe C., classe 1977, finito a processo con l'accusa di omissione di soccorso. Al centro della vicenda giudiziaria un sinistro stradale avvenuto a Casatenovo, comune di residenza dell'imputato. Qui, e più precisamente in località Campofiorenzo sulla strada provinciale 51, sarebbe avvenuto l'impatto tra due vetture, causato proprio dal 43enne che dopo essersi scontrato con l'altra auto, avrebbe premuto il piede sull'accelleratore, dileguandosi senza prestare soccorso agli occupanti dell'altro mezzo.
Secondo quanto è emerso nel corso del dibattimento, entrambe le auto coinvolte nel sinistro sembra procedessero in direzione Lesmo quando i conducenti avrebbero avuto un battibecco a causa della bassa velocità di percorrenza dell'arteria da parte della vettura che stava davanti, alla guida della quale pare ci fosse proprio l'imputato. Dalle schermaglie verbali l'auto delle parti lese - due fidanzati non costituitisi però parte civile - avrebbe superato l'altra per essere poi da quest'ultima speronata, finendo infine a margine della carreggiata. Il responsabile del sinistro, alla guida di una Lancia Y si sarebbe invece dato alla fuga senza prestare soccorso ai due che avrebbero rimediato alcuni traumi che ne hanno richiesto il trasferimento in ospedale per le cure mediche del caso. A seguito dell'accaduto la coppia si è poi presentata presso la stazione dei carabinieri di Casatenovo per riferire in merito all'episodio.
Le indagini effettuate dai militari avvalendosi delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale hanno consentito di immortalare la scena e di risalire all'imputato, ritenuto alla guida della Lancia Y dileguatasi dal luogo del sinistro senza prestare soccorso alla coppia di fidanzati, con la ragazza che a seguito del violento impatto ha riferito di aver rimediato la rottura di alcuni denti.
Stamani l'atto finale della vicenda giudiziaria, con la discussione e la sentenza. Se il vice procuratore onorario Caterina Scarselli aveva chiesto la condanna dell'imputato a un anno di reclusione, si è battuta invece in difesa del proprio assistito l'avvocato Agnese Massaro.
Dopo una breve camera di consiglio, il giudice Beggio ha ritenuto provata la responsabilità del casatese, condannandolo alla pena di un anno e mezzo e alla sospensione della patente per due anni e sei mesi. Molto probabile a questo punto il ricorso in appello da parte del difensore.
G.C.
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