
Una pattuglia di carabinieri in un'immagine di repertorio
Non è chiaro se la vittima - come si suol dire - fosse attesa al varco o se l'obiettivo sia stato scelto in maniera del tutto casuale. Sta di fatto che le autrici del misfatto sono riuscite a strappargli l'orologio che portava al polso, dandosi poi alla fuga a bordo di un'auto sulla quale le attendeva un complice.
L'episodio - sul quale ora indagano i carabinieri della Compagnia di Merate - risale alla serata di domenica 5 luglio quando un uomo che vive in un complesso residenziale di Via Provinciale a Monticello, stava parcheggiando l'auto nell'area di sosta esterna dopo essere rincasato intorno alle ore 22. Mentre era intento a compiere manovra per sistemare la vettura al proprio posto, il residente è stato avvicinato con una scusa, da due donne. Una presenza che non deve aver insospettito - perlomeno nelle fasi iniziali - la vittima che ha dato loro retta, pensando probabilmente che fossero alla ricerca di una semplice informazione. E invece quello che cercavano era...il suo orologio. In men che non si dica le due hanno tentato di sfilarglielo dal polso ma, seppur colto alla sprovvista, il monticellese è riuscito a opporre loro resistenza, rendendo decisamente faticosa ''l'impresa''. Dopo una breve colluttazione durata una manciata di secondi, forti del vantaggio numerico le due sono riuscite ad avere la meglio, rapinando l'uomo del monile che portava al polso, un orologio dal modesto valore economico. Poi sono fuggite in fretta e furia a bordo di un'utilitaria condotta da un complice che le attendeva a poca distanza, sfruttando la SP51 per far perdere le proprie tracce.
A quel punto alla vittima, attonita e frastornata per l'accaduto, non è rimasto altro che comporre il 112, chiedendo l'intervento di una pattuglia di carabinieri. In pochi minuti i militari si sono portati in località Torrevilla e, raccolta la testimonianza dell'uomo, hanno avviato le indagini finalizzate a risalire alle responsabili della rapina, consumata in un ''batter di ciglia'' in quella che sino a quel momento era apparsa una tranquilla domenica di inizio estate.
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