
Il sindaco Aldo Riva
Il Comune di
Castello Brianza si conferma “
Covid Free”. «Confermiamo che dall’inizio della pandemia i casi ufficiali segnalati sono stati complessivamente dieci e riguardano persone che ormai si sono ristabilite» ha fatto sapere
il sindaco Aldo Riva.
Da oltre un mese non vengono registrati nuovi casi di positività al Coronavirus fra i cittadini brianzollesi. Inoltre, il comune è uno dei pochi, all’interno del territorio oggionese, a non aver registrato decessi legati alla patologia.
In questa fase successiva all’emergenza più critica, l’amministrazione comunale è riuscita a estendere l’erogazione dei “buoni spesa”. Per accedere al contributo socioassistenziale i cittadini avranno tempo fino a fine luglio.
Si lavora alacremente invece sul versante scolastico per adeguare le strutture e i servizi al fine di «poter garantire l’accesso in sicurezza ai bambini» come ha spiegato lo stesso sindaco.
Nel plesso della
scuola primaria “de Amicis” saranno predisposti dei lavori per adattare le aule al fine di «evitare “sdoppiamenti”» delle lezioni o degli orari. Gli interventi dovrebbero prendere il via fra agosto e l’inizio di settembre. Fiducioso il sindaco che ha dichiarato: «È ormai certo che a Castello di Brianza ci saranno cinque classi nella primaria senza necessità di “sdoppiamento”». Nell’istituto, in base alle normative, i bambini dovranno avere un distanziamento di almeno un metro, misurato «da banco a banco».
È al vaglio, a quanto si apprende per la scuola secondaria, ma forse anche per la primaria, l’adozione dell’“ora di lezione” da 50 minuti. Una scelta dettata dall’esigenza di consentire la realizzazione di maggiori servizi in sicurezza, come la sanificazione degli ambienti e l’utilizzo della mensa. Entrate e uscite dalle scuole saranno poi pianificate, non potranno più avvenire in modo raggruppato con tutti gli alunni come accadeva in precedenza. «Sarà da evitare – ha chiarito il sindaco Riva - all’entrata e all’uscita dalla scuola, anche da parte dei genitori e dei nonni, fenomeni di aggregazione. Bisognerà trovare delle modalità per stare distanziati».
L’amministrazione sta valutando anche la normativa per il trasporto degli alunni. Attualmente è in attesa di alcuni chiarimenti per comprendere se sarà necessario realizzare una turnazione per l’utilizzo dello scuolabus.
In caso di necessità una turnazione potrebbe essere anche adottata per il servizio mensa. «Sulla base delle norme attuali – ha spiegato il sindaco - probabilmente 100 bambini in mensa non ci staranno. Se dovranno essere 50 per volta bisognerà organizzare modalità diverse per garantire il servizio». Le misure precauzionali definitive da adottare dovrebbero arrivare dal ministero dell’Istruzione e da Regione Lombardia ai primi di settembre.
«Appena avremo le certezze – ha concluso il primo cittadino - divulgheremo tutte le informazioni su come funzioneranno i servizi scolastici. La volontà del comune è di attivare tutti i servizi il più possibile nella normalità, ma nello stesso tempo in sicurezza».
Quello che ormai pare certo è che dopo l’inizio delle lezioni presso la primaria di de Amicis, previsto per il 14 settembre, si avrà una nuova sospensione per via del referendum costituzionale del 20 e 21 settembre.
«Come prassi – ha chiarito Riva - nelle aule scolastiche verranno insediati i seggi, salvo diverse decisioni governative. Per cui, purtroppo, dopo una settimana le lezioni verranno interrotte per uno o due giorni».
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