
La Nostra Famiglia, sede di Bosisio
"È un'assoluta vergogna". Così commentano le
segretarie nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Barbara Francavilla, Marianna Ferruzzi e Rossella Buccarello, a seguito del vertice che nel pomeriggio di ieri si è tenuto presso
La Nostra Famiglia in relazione al rinnovo dei contratti dei dipendenti.
L'incontro non ha avuto gli esiti sperati: anzi, le sigle sindacali hanno dichiarato la rottura di tutte le trattative per raggiungere un accordo che tuteli i lavoratori. A caldo, al termine della riunione, avevano diffuso una nota per spiegare i motivi della "fumata nera". Ora, entrano nel dettaglio della proposta dell'associazione che definiscono, "una scelta scellerata che tende a dividere le lavoratrici e i lavoratori. Non resteremo fermi: andremo avanti nella lotta, ancora più forte, passando allo stesso tempo alle vie legali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dell'associazione, nel rispetto dei loro diritti".
Le organizzazioni sindacali hanno altresì commentato la scelta dell'Associazione La Nostra Famiglia che, in base a quanto hanno riportato, ha confermato "la proposta di modifica unilaterale del contratto nazionale, tesa a dividere il personale che opera negli Ircss, al quale si applicherà il Ccnl sanità privata rinnovato (non avendo però chiarito con quali modalità e tempi si pensi di farlo), dal restante personale al quale si applicherà il Ccnl Aris Rsa e CdR".
La questione sul tavolo riguarda infatti la proposta di differenziazione del contratto nazionale di lavoro in base al settore di riferimento: per 400 dipendenti sarebbe quello delle case di cura; per gli altri 1600, invece, quello dei centri di riabilitazione.
I dirigenti sindacali hanno etichettato la proposta come "una vergogna senza precedenti nei confronti di lavoratrici e lavoratori che garantiscono con abnegazione e dedizione prestazioni essenziali per la collettività, per famiglie, bambini e persone con fragilità e che, da sempre, sono state classificate e attribuite all'ambito sanitario, con la conseguente applicazione del Ccnl Aris-Aiop. Dopo 14 anni in attesa del rinnovo, La Nostra Famiglia cambia contratto per una parte dei lavoratori adducendo le più inverosimili motivazioni" hanno proseguito le sigle sindacali.
"Non resteremo di certo inermi a subire scelte unilaterali che privano i lavoratori dei loro diritti: continueremo il percorso di lotta sindacale chiedendo prima di tutto incontri in tutte le regioni dove insiste l'associazione e nel frattempo passeremo immediatamente ad azioni legali tese a tutelare tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'Associazione".
Intanto nella giornata odierna è stato diffuso un secondo comunicato attraverso il quale le sigle sindacali si appellano al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all'assessore al welfare Giulio Gallera affinchè possano sollevare politicamente la delicata questione (clicca
QUI per visualizzarlo).
© www.merateonline.it - Il primo network di informazione online della provincia di Lecco