“E’ importante raccontare alle generazioni più giovani cos’ha rappresentato la Shoah, commemorandone le tante vittime. Significa raccontare le loro storie, e tenerle in vita, affinché orrori del genere non ricapitino” ha spiegato Mirco Ballabio, assessore alla cultura del comune di Ello, riferendosi all’approfondimento svolto dalle classi quarta e quinta della scuola primaria ellese “L. Cadorna”.


Il progetto, avviato in collaborazione con la commissione biblioteca e l’assessorato alla cultura, ha avvicinato i piccoli studenti alla dolorosa storia dei bambini di Terezin che furono, nel periodo nazista, rinchiusi in un campo-ghetto in Boemia. “Abbiamo capito che l’odio e la guerra calpestano tutti i diritti che rendono serena la vita delle persone e, cosa importante, che la pace va custodita con cura perché non è affatto scontata” hanno scritto gli alunni nella presentazione conclusiva, allegando, accanto alle foto dei disegni dei bambini di Terezin ora custoditi al museo ebraico di Praga, i disegni di ciò che per loro esprime il significato di felicità: amicizia, famiglia, scuola e casa.


“Questi bambini non ebbero più nessun diritto e moltissimi di loro, purtroppo, nemmeno il diritto di vivere. Ci consideriamo dei bambini molto fortunati, godiamo di tante cose belle quindi custodiamo la pace” è il messaggio degli alunni, affinché nessuno dimentichi ciò che è stato fatto, specialmente ai bambini.
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