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Scritto Giovedì 04 marzo 2021 alle 08:20

Ospedali: a Erba ci sono 44 casi Covid e a Como (Valduce) sono 40, di cui cinque in intensiva

L'ospedale Fatebenefratelli di Erba
Da ieri è scattato l'arancione rafforzato per l'intera provincia di Como. La misura stabilita con ordinanza regionale ha riflesso sugli istituti scolastici: la didattica, a partire dalle elementari, verrà interamente svolta a distanza. Si attende la valutazione dei dati di venerdì a livello regionale, ma mercoledì il consulente del welfare regionale Guido Bertolaso, ha parlato di "statistiche dell'andamento epidemiologico estremamente preoccupanti". In base ai dati di ieri, a Como c'è stato un incremento di 295 casi mentre a Lecco di 139, una con i numeri tra i più bassi davanti a Lodi (+63) e Sondrio (+83).
Il trend di accessi per Coronavirus, sugli ospedali del territorio comasco, è in leggero incremento: guardando ai numeri attuali, c'è dunque attenzione ma non preoccupazione da parte delle direzioni dell'ospedale di Erba e del presidio Valduce a Como.
Al Fatebenefratelli, i dati, dall'inizio dell'anno, erano stabili con una media che si aggirava intorno ai 30 ricoveri presenti in reparto. I dati degli ultimi giorni mostrano un leggero incremento dei ricoveri: dai 36 dello scorso venerdì ai 44 di ieri, tra cui è compreso anche un paziente in terapia intensiva. "Come tutti ci stiamo preparando al picco che dovrebbe essere previsto in una quindicina di giorni - ha riferito il direttore Damiano Rivolta - Dovesse verificarsi, per noi basta riorganizzarsi come avevamo fatto eni mesi ottobre-novembre, dove avevamo sperimentato una configurazione organizzativa con 104 pazienti".
Questo tipo organizzazione si fa a discapito dell'attività normale. Al momento, tutti i reparti stanno funzionando e vengono effettuati i ricoveri elettivi, che non hanno comunque raggiunto i livelli pre Covid. "La gestione dipenderà dalla portata dell'ondata: lavoreremo secondo la logica della priorità, scalando gli interventi meno urgenti. A novembre, però, siamo sempre riusciti a mantenere attive le urgenze non Covid".
Tutto il personale del presidio di Erba che ha aderito alla campagna è stato vaccinato: le dosi in arrivo dall'ASST Lariana sono destinate ai neo assunti. Resta, infine, ferma la disponibilità dell'ospedale a diventare un punto vaccinale.
La capienza del reparto Covid, a Como, è già completa e sono già stati attivati nuovi letti. "Nel fine settimana abbiamo avuto un aumento significativo della pressione sul pronto soccorso anche con riferimento a pazienti Covid o sospetti Covid - ha riferito il segretario generale Marco Turconi, che abbiamo sentito nelle scorse ore - In pronto soccorso in questo momento, abbiamo due pazienti positivi, ma non è detto che necessitino di ricovero e altri cinque con diagnosi di sospetto Covid e in questo caso non c'è nemmeno conferma della positività. Il totale dei pazienti in pronto soccorso è di 15 persone, mentre nel fine settimana ne abbiamo avuti anche 35. I numeri quindi sono leggermente in aumento rispetto a una dieci giorni fa, ma non in modo clamoroso".
Il reparto Covid, con 31 posti letto, è al completo ed è stato ampliato, utilizzando le stanze di altri reparti, con l'apertura di tre camere doppie per sei pazienti seguendo le indicazioni di regioni di adeguare la disponibilità sei posti letto. Sono stanze di altri reparti.

L'ospedale Valduce di Como

Agli ammalati in reparto, si aggiungono i pazienti in terapia intensiva che sono sei: tra questi, cinque sono pazienti con Coronavirus. "Solo a fine estate non avevamo il reparto Covid pieno mentre nel momento di massima urgenza, tra marzo e aprile, avevamo un altro reparto con 25 posti letto - ha ricordato - Seguiremo ancora lo schema dello scorso anno, mettendo a disposizione altri posti, man mano che cresce la richiesta. In questo momento, in uno dei reparti che prevede la conversione da non Covid a Covid, abbiamo inserito i Covid. Se serviranno altri letti, questo reparto si amplierà con camere destinate ai positivi; viceversa, se scende il numero, si ritorna all'unico reparto che abbiamo per questa patologia".
L'attività ospedaliera nel frattempo sta proseguendo in maniera ordinaria: qualora il numero dei pazienti dovesse aumentare in maniera significativa, si dovrà rimodulare ma, come sottolineato, attualmente non c'è questa necessità. "La situazione dimostra che tutto può cambiare repentinamente. Nel fine settimana eravamo preoccupati, ma, per ora, l'onda grossa non è arrivata" ha commentato Turconi.
Anche in questo caso, come a Erba, la campagna vaccinale è di fatto completata. Mancano le ultime seconde dosi per una porzione residuale di dipendenti, mentre dovrà essere programmata quella per il personale che, a causa di una lunga assenza come una gravidanza, al momento della campagna non era presente. "Abbiamo avuto una percentuale di adesione molto elevata, oltre il 96%. Sono pochissime le persone che non si sono vaccinate, alcune delle quali con motivazioni considerate accettabili da un punto di vista clinico".
M.Mau.
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