Scritto Martedì 18 maggio 2021 alle 08:44
Retesalute e contabilità
Da tempo seguo le intricate vicende di Retesalute. Per chi non è addentro le questioni politiche, la vicenda appare complicata e oscura.
Un dato però è accertato: il detonatore che ha fatto esplodere la situazione è la contabilità.
Eppure chiunque ha lavorato con una calcolatrice in mano, sa che preventivi congrui, ammortamenti, magazzino, pagamenti dei fornitori, costi per liquidazioni dei dipendenti ecc. sono la base di ua corretta amministrazione contabile.
I costi determinano il prezzo di un prodotto o di un servizio. Vendere sotto costo porta al fallimento e più si lavora sotto costo, più veloce arriva il fallimento.
Per cui la qualità dei servizi di Retesalute, non era poi così eccelsa, ma frutto di offerta a prezzi ''drogati''.
Quindi vorrei sapere, chi ha tenuto la contabilità e chi doveve controllarla, che fine hanno fatto?
Alla fine i creditori saranno pagati dai Comuni con i soldi dei cittadini; cosa che non succede nei fallimenti privati.
Qualcuno sarà chiamato a rifondere il danno causato?
Una contabilita come quella che è emersa è frutto solo di incapacità di contabili e revisori dei conti?
Un vostro lettore
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