Scritto Lunedì 05 luglio 2021 alle 17:01
Contrastare l'impoverimento del pubblico
Parto da un recente episodio che è capitato a un familiare ma sono certo sia successo a molti altri utenti del SSN, di pertinenza in particolare del tanto osannato Sistema Lombardo.
Il 30 giugno chiamo il Sistema Prenotazioni (mi rispondono dalla Sicilia, lo so perché di solito fraternizzo con il mio occasionale interlocutore) che con molta e cortese disponibilità mi indica l'ipotesi temporalmente più anticipata per una Risonanza Magnetica (10/7) presso una struttura bergamasca (io sono della Provincia lecchese) convenzionata, perché quelle pubbliche prevedono tempi biblici.
Confermo immediatamente. L'unica cosa che rimane in sospeso è l'orario in cui presentarsi che mi verrà fornito, a detta della cortese operatrice, in una successiva telefonata – non mi sa specificare entro quando - da un addetto dell'Istituto presso cui dovrò recarmi.
Dopo un paio di giorni, insospettito, chiamo io l'Istituto privato e trasecolo quando mi sento dire da un'addetta alle prenotazioni – dopo circa 45' di attesa tra una musichetta e varie note esplicative per l'utente - che a sistema non rileva alcuna prenotazione a mio nome ne quindi l'impegno di richiamarmi per indicarmi l'orario.
Sconsolatamente e senza ovviamente caricare di responsabilità la comunque cortese mia interlocutrice intesso un dialogo per capire il perché di questa “sorpresa” che mi mette ora in difficoltà vista la conseguente “sospensione” diagnostica che ne deriverà e i relativi rischi per possibili complicanze che potrebbero insorgere dall'inaspettato prolungamento dei tempi.
Di fatto, incrociando le pur scarne informazioni avute dalle mie due interlocutrici ( senza considerare le molte altre sondate nel mio girovagare telefonico per trovare adeguata soluzione ai problemi del familiare) comprendo che il difetto sta nel “sistema” - non certo verificatosi solo per me vista la candida ammissione dell'operatrice telefonica - e cioè nella non certezza nell'assicurare tempestivamente da parte delle strutture convenzionate la trasmissione dei dati sulle effettive prenotazioni.
Mi chiedo : come può una Regione che si fa vanto di avere un Sistema Sanitario d'eccellenza disporre di un sistema di prenotazione centralizzato e con numero verde di fatto non aggiornato ?
E perché nessuno pretende il dovuto ?
E se non avessi chiamato (invece che aspettare la loro) la strutture convenzionata cosa ne sarebbe derivato ? E se al mio posto un anziano ( più di me) avesse avuto un serissimo problema da dover diagnosticare per se o per un parente il più rapidamente possibile ?
Ma chi è che organizza e soprassiede a queste funzioni programmatorie che lasciano spesso in balìa di malfunzionamenti gli operatori terminali di questi importanti servizi indipendentemente dalle loro volontà ?
Come pure perché spesso obbligano i medici di base , per mal interpretate esigenze di contenimento della spesa pubblica, ad indicare termini di priorità non pienamente rispettosi del criterio di precauzione che può così sortire rischi di possibili complicazioni ? Complicazioni che finiscono poi col rendere paradossalmente più costosi gli interventi “riparatori” rispetto ad una precauzionale rapida azione preventiva diagnostica ?
E perché poi di fatto si spinge il Cittadino utente, messo in difficoltà ansiogene rispetto ai rischi potenzialmente indotti da anacronistici allungamenti dei tempi valutativi, a rivolgersi a prestazione private ?
Invece che trarre vantaggio da quanto anche la vicenda pandemica ha messo ulteriormente a nudo, si continuerà su questa strada a vantaggio dei privati o si porrà effettivamente mano a queste disfunzioni, come altre simili, che sempre più persone ormai attribuiscono ad una malcelata volontà affossatoria di Servizi Pubblici di Primaria importanza per la Collettività ?
Un Sistema Pubblico, questo, che non va affatto delegato in forme varie ai privati ( a cui competono giustamente i settori di Mercato) ma semmai migliorato !
Anche su questo occorrerà tenere tutti gli occhi aperti, come pure sull'effettiva concretizzazione migliorativa in materia sanitaria del cosiddetto Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
E la Politica, quella seria, non stia solo a guardare !
Germano Bosisio
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